Un altro anniversario. Un’altra occasione, dopo quella del Forte Michelangelo, per il recupero della memoria storica. Oggi, infatti, cade il 150esimo anniversario, della linea ferroviaria Roma-Civitavecchia.
La tratta più lunga dello Stato Pontificio con i suoi 72,6 chilometri vide sferragliare per la prima volta locomotiva e vagoni con passeggeri e merci il 25 marzo del 1859. Vent’anni dopo la prima linea ferroviaria della penisola, la Napoli-Portici, si completa questo nuovo percorso che segue quello della Roma- Fascati, inaugurato due anni prima. Una grande opera per i tempi con il pontefice Pio IX particolarmente attivo per la sua realizzazione. E’ lo stesso pontefice a benedire la prima pietra della fabbrica della stazione della nostra città. E’ il 14 ottobre 1857. La linea viene completata in circa due anni e mezzo dalla società appaltatrice, la Società Generale delle Strade Ferrate Romane, a capitale italo-francese, guidata dall’ingegnere francese Hubert Debrousse. Il cantiere impiega fino a 950 operai per la costruzione della linea ferroviaria e delle due stazioni di Porta Portese e di Civitavecchia. Il viaggio inaugurale prende il via dalla stazione della nostra città alle 6,30 fra una folla festante ed incuriosita dalle nuove macchine. A bordo dei vagoni salgono 240 persone, non viene dimenticata una bella cesta con pesce fresco da consegnare al pontefice come omaggio. L’inaugurazione ufficiale della nuova linea in forma solenne ci sarà però il 16 aprile del 1859 con due cerimonie contemporanee alla stazione provvisoria di Porta Portese e a quella di Civitavecchia.