C’è sempre una prima volta. E la prima volta in questione è veramente importante, visto che si parla dello sciopero generale, programmato per il prossimo 25 maggio, dai medici e dai veterinari che operano all’interno delle strutture sanitarie e degli ambulatori della Asl Roma F. Motivo del contendere, che aveva già portato il 12 aprile scorso alla proclamazione dello stato di agitazione da parte dei sindacati rappresentativi della dirigenza medica e veterinaria, la decisione assunta unilateralmente dalla direzione generale dell’azienda sanitaria di tagliare, con decorrenza 1 gennaio 2010, una consistente parte dello stipendio dei professionisti in virtù di una presunta anomalia.
Gli stessi sindacati dei medici hanno già spiegato che la presunta anomalia altro non è che un accordo siglato nel 2004 dalla precedente direzione generale della Asl Roma F e certificato dalla stessa Regione Lazio, che concedeva ai medici e veterinari una sorta di superminimo, dovuto al fatto di dover operare con un organico notevolmente ridotto rispetto alla pianta organica. Nella comunicazione della proclamazione dello sciopero, inviata, oltre che alla Roma F, anche al Presidente della Regione Lazio e commissario per la sanità, Renata Polverini, le organizzazioni sindacali dei medici e veterinari sottolineano che la decisione di tagliare gli stipendi, fino a un quinto del loro importo, è stata assunta in modo assolutamente unilaterale, senza alcuna forma di confronto. Preannunciano anche che valuteranno l’impugnativa del suddetto atto davanti al Tar e, ove l’Azienda dovesse procedere all’attuazione della deliberazione, presenteranno ricorso al Giudice del Lavoro. Conseguentemente, diffidano il Direttore Generale della Asl Roma F dal dare attuazione a quanto deliberato e chiedono la sospensione immediata del provvedimento, con il ripristino della legalità nei rapporti tra azienda sanitaria e organizzazioni sindacali attraverso l’avvio di un tavolo negoziale.