I tanti campanelli d’allarme che risuonano sempre più forti in ambito occupazionale tengono ormai banco a livello politico. Nelle ultime ore si sta registrando un botta e risposta a suon di comunicati stampa tra l’opposizione e l’amministrazione in un crescendo di accuse. Una polemica in cui si inserisce il consigliere comunale Andrea D’Angelo, che però affronta la situazione soprattutto dal punto di vista politico.
L’intervento dell’esponente di minoranza parte dalla vicenda dello scarico dei container della frutta in porto, in cui prende posizione al fianco di Cfft, sostenendo che la decisione del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Francesco Maria di Majo di far svolgere le operazioni solo nella banchina di Rtc è pericolosa e mette a rischio un importante comparto economico come quello della frutta e che potrebbe portare importanti multinazionali come Chiquita e Dal Monte a lasciare il porto di Civitavecchia.
“Un’estate di tensioni e inutili passi avanti – afferma D’Angelo – stanno portando alla luce le paure e le debolezze di una città ormai alla deriva, anche se ha cercato strenuamente di difendersi da improvvisazione e ‘conquistatori’. Da mesi ormai non passa giorno che questa o quell’organizzazione inizi a protestare ora con l’Autorità Portuale ora con l’amministrazione comunale”.
Secondo il consigliere comunale di minoranza è impossibile raccogliere in un solo messaggio i nomi di tutti coloro che hanno intrapreso una lotta per la sopravvivenza: Cfft, Rtc, Port Mobility, Royal Bus, società con rapporti di lavoro in Enel, Csp, NCC, tassisti, portuali, senza lavoro. “Non c’è una sola vertenza che non meriti ascolto – dichiara D’Angelo – tutti hanno validi motivi per alzare la voce per la tutela del proprio posto di lavoro e la salvaguardia della propria famiglia. Tutto questo accade perché la politica è debole, inefficace”.
Serve un cambio di passo e per D’Angelo deve arrivare dal centrodestra, che quattro anni fa aveva cercato di portare al governo della città candidandosi a sindaco. “Il Movimento 5 Stelle, almeno a Civitavecchia – dichiara D’Angelo – dopo un inizio difficile, caratterizzato da contraddizioni e inesperienza, oggi sta cercando di risollevare le sorti di una città praticamente fallita che avrebbe bisogno di rilanciarsi magari con esperienze governative nuove e di forte richiesta popolare. Mai Civitavecchia era caduta così in basso, sporca, inaccogliente, senz’acqua e con i servizi essenziali ridotti al terzo mondo. Vogliamo parlare della crisi del commercio? Insomma, tutti argomenti che dovrebbero avere un interlocutore privilegiato e pronto a dare risposte, soluzioni, mettendo davanti a tutti i civitavecchiesi e la civitavecchiesità. La politica deve ritrovare la forza di ritornare protagonista in questa città. Il centrodestra, del quale faccio parte, deve pensare prima a gettare le basi per un programma di rilancio di Civitavecchia e del suo hinterland”.
D’Angelo fornisce anche la ricetta per creare uno schieramento vincente per le prossime elezioni amministrative. “Il centrodestra – afferma il consigliere comunale – deve lavorare su un programma, sui problemi e poi, solo dopo aver fatto questo pensare alle poltrone, al futuro sindaco, agli assessori, coinvolgendo assolutamente la Lega di Salvini che oggi rappresenta senza dubbio, assieme al M5S, la maggioranza nel territorio nazionale e non solo”.
Un messaggio chiaro a Massimiliano Grasso, che nemmeno una settimana fa ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco, sostenuto da quasi tutto il centrodestra, tranne la Lega citata da D’Angelo. “La ‘squadra’ – dichiara D’Angelo – deve essere l’ultimo passaggio ad un lavoro fatto di confronto e dialogo. Ad oggi, tutti, me compreso, dobbiamo mettere da parte individualismi, rivalse e ambizioni. Dobbiamo mettere in piedi un gruppo omogeneo che lavori, questo sì, nell’interesse di un territorio ‘bombardato’ e sacrificato ormai da troppo tempo”.