Sulla vicenda CSP interviene il gruppo consiliare del PD, che delinea ruoli e responsabilità in particolare sulla gestione della differenziata.
“La difesa d’ufficio dell’amministratore di Civitavecchia Servizi Pubblici lascia perplessi soprattutto per la palese contraddittorietà delle sue argomentazioni. Secondo qualcuno, infatti, – evidenziano Marco Di Gennaro, Marina De Angelis e Marco Piendibene – i gravi e persistenti disservizi nella raccolta differenziata sono da attribuire a ‘precise volontà politiche’ che avrebbero forzato la mano del dottor De Leva costringendolo a fare qualcosa che non avrebbe voluto fare. Pur senza tener conto di quanto dichiarato dall’ex sindaco Cozzolino in risposta (e smentita) alle giustificazioni dell’amministratore di CSP, un buon amministratore, ancor più se scelto con bando pubblico, avrebbe dovuto rifiutarsi di fare qualcosa che non doveva essere fatto e che si è, poi, tradotto in un grave disagio per i cittadini. Così facendo non si sono fatti gli interessi dell’azienda né quelli della città. Onori ed oneri sono direttamente proporzionali al ruolo che si ricopre e se vanno individuate le eventuali responsabilità del personale di CSP, non si può e non si deve non valutare allo stesso modo l’operato di chi ha il compito di direzione dell’azienda e, quindi, responsabilità ancora più grandi”.
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alessandra
Amministratori , Direttori Generali e tutta la classe dirigente sono e sottolineo SONO….scelti dalla politica che amministra in quel momento, ed anche se fossero selezionati tramite bando pubblico, sarebbero scelti con dei magheggi fatti ad Hoc dalla politica locale.
Sono strumenti della politica stessa, non c’è niente da fare purtroppo.
Comunque sicuramente, visto che la scelta avviene in questi modi almeno prendeteli competenti, in molte zone della città compresa la mia che è centrale, non si sono mai visti spazzini per cinque anni di amministrazione 5 stelle se non perchè venivano sollecitati dalle segnalazioni degli abitanti della zona, per cui molto ma molto prima dell’avvento della disastrosa raccolta differenziata.