Fiadel e Usb esprimono la propria preoccupazione per la situazione finanziaria e gestionale di Civitavecchia Servizi Pubblici. Per le due sigle sindacali, le scelte operate dall’amministrazione Cinque Stelle, in particolare l’avvio della raccolta porta a porta hanno prodotto notevoli costi, che ad oggi ammonterebbero al netto dei contributi di altri enti a circa un milione di euro difficilmente recuperabilei se non ci sarà un intervento pubblico.
Fiadel e Usb ricordano che la legge Madia prevede che, qualora nei primi tre anni una partecipata pubblica chiuda un bilancio in negativo la stessa società potrebbe essere assoggettata ad una procedura liquidativa con il rischio che alcuni dipendenti possano perdere il posto di lavoro.
“Ci auguriamo -aggiungono – che la governance della società venga sostituita al più presto, con elementi scelti attraverso un bando pubblico in possesso di solide e pluriennali esperienze decisionali e gestionali nel settore pubblico o dei servizi pubblici locali. Sarà indispensabile inoltre la presenza di una figura dirigenziale di livello generale (Direttore Generale) che sappia gestire le linee di business presenti, in particolare quella dei rifiuti assoggettata ad una normativa ambientale nazionale e regionale di elevata complessità ma che se gestita bene può generare ricavi nell’ottica di un economia circolare. Ci auguriamo inoltre che i nuovi amministratori e assessori non commettano gli stessi errori delle precedenti gestioni, rendendo maggiormente trasparenti promozioni, cambi di mansioni ecc. che dovranno essere riconducibili ai seguenti criteri: opportunità, economicità, efficienza, meritocrazia e competenza, aprendo al confronto con i sindacati ed in particolare attraverso la commissione paritetica che fino ad ora non è mai stata fatta funzionare come auspicato nell’accordo di maggio 2017.
La nuova compagine societaria, infine, dovrà operare in sinergia con l’amministrazione al fine di reperire dei capitali a fondo perduto (contributi da parte di ministeri enti e Unione Europea) per poter far fronte agli investimenti di capitali necessari per il mantenimento di servizi pubblici locali interamente pubblici”.