La questione dell’inumazione feti continua a tenere banco, dopo che Comune di Civitavecchia e Asl Roma 4 hanno concluso l’iter per la concessione di una piccola porzione del Cimitero Nuovo all’associazione “Difendiamo la Vita con Maria”. Ed è il portavoce della onlus, che opera prevalentemente nel nord Italia ma anche in tante regione del centro-sud come Marche e Lazio, a spiegare i motivi che spingono l’associazione a siglare accordi con le aziende sanitarie e con diversi comuni italiani.
“L’accordo – commenta Stefano Di Battista portavoce della onlus Difendiamo la Vita con Maria – è identico a tutti gli altri che abbiamo con altre realtà italiane. Esiste una legge, il decreto del presidente della Repubblica 285 del 1990, che stabilisce che possono essere raccolti anche i prodotti del concepimento di presunta età inferiore alle 20 settimane, quindi da zero in avanti. Noi ci atteniamo alla legge dello statuto italiano. La legge stabilisce che entro le 24 ore i genitori o chi per essi possono fare richiesta per la sepoltura dei feti. Se entro le 24 ore questi feti non vengono richiesti ci pensiamo noi all’inumazione. Tutto questo avviene in assoluto anonimato. Chi protesta ha sbagliato obiettivo perchè si sono concentrati sulla legge 194 che a noi non interessa. Non mettiamo in discussione una legge dello Stato ma ci adoperiamo affinchè un’altra legge dello Stato venga rispettata”.