“Costruiamo una soluzione-evitiamo gli errori del passato”. È il titolo dell’incontro che si è svolto stamattina al Comune ed è stato organizzato dal comitato dei cittadini che si batte da tempo contro gli usi civici. Una conferenza stampa nel corso della quale è stata presentata una nuova relazione dell’architetto Rossi per una nuova perimetrazione dei gravami a Civitavecchia.
“Una nuova relazione dell’architetto Paola Rossi, già istruttore e perito demaniale per le terre civiche di Civitavecchia, rivela importanti elementi utili ad evitare gli errori del recente passato – scrivono dal comitato usi civici – prendendo spunto da tali nuove evidenze, vogliamo con questa conferenza stampa dare notizia dei contributi che stiamo predisponendo per facilitare la soluzione dell’annoso problema degli usi civici. Infatti Civitavecchia è peculiare rispetto ad altri comuni in quanto è ormai dimostrato che gli usi civici non sono presenti su gran parte territorio dichiarato vincolato.
In particolare verranno trattati due aspetti :
– quello tecnico legato alla necessità di cessare l’esecutività della perizia Monaci per dar vita ad una nuova ricognizione finalmente corretta, come recentemente auspicato dalla Regione Lazio;
– quello amministrativo gestionale per assicurare una più attenta gestione delle proprietà collettive.
Per quanto riguarda il primo punto e cioè la stesura delle perizie, sappiamo che la Regione Lazio ha già nominato un perito (CTP) che interverrà nelle cause in corso mentre attendiamo che la Regione concretizzi quanto annunciato recentemente in varie occasioni circa la nomina di “un perito che effettui una nuova ricognizione catastale”. Riteniamo però necessaria anche una istruttoria storico giuridica, attività già espletata dal CTU Notari su Tenuta delle Mortelle e confermata nelle sentenze 66/2019 e 43/2020 dal Commissario che dichiara allodiali numerose particelle e riconosce la validità della documentazione storica. Per quanto riguarda le altre due tenute l’istruttoria storico giuridica è comunque semplice poiché i terreni di Tenuta Ferrara, come vedremo, non sono rivendicati e i terreni della Tenuta XIII Quartucci sono privato gravato per gran parte non rivendicati.
Auspichiamo quindi che la nuova perizia coordinata dalla Regione parta da questi risultati ed eviti gli errori presenti nella perizia Monaci, attualmente validata con delibera di giunta regionale 476 del 21 luglio 2020 per le sole tenute Ferrara e XIII Quartucci, mentre è ancora in sospeso la validazione della perizia per la Tenuta delle Mortelle.
Questo argomento viene ampiamente discusso nella relazione dell’arch. Paola Rossi della quale riassumiamo in breve i punti salienti.
La perizia Monaci ha notevolmente aumentato l’estensione dei vincoli, al contrario di quanto asserito dall’Università Agraria (UAC) nelle dichiarazioni pubbliche. Infatti aumenta di ben 109,5 ha (pari al 35% su un totale di 310 ha) i demani e di 70,8 ha (pari al 65% su un totale di 106,3 ha ) il privato gravato.
Ma quel che è peggio è errata nei contenuti in quanto:
a) inserisce grandi estensioni di terra mai rivendicati nella sentenza 181/90
.Tenuta delle Mortelle : 69 ha di demanio su 170 ha 40% non rivendicato
.Tenuta Ferrara : 140 ha di demanio su 140 ha 100% non rivendicato
.Tenuta XIII Quartucci : 70, 8 ha di privato gravato su 106,3 67% non rivendicato
b) inserisce 170 ettari di demanio di Tenuta delle Mortelle sicuramente allodiali ( oltre che in larga parte non rivendicati) . La allodialità, come detto, risulta dalla perizia del CTU Notari nelle cause 66/2019 e 43/2020 che mostrano documenti estendibili all’intera Tenuta delle Mortelle. Ad acclarare ulterirormente la allodialità di 20 ha della stessa tenuta esiste la sentenza d’appello cron. 103 del 1993 che libera tutti i terreni dell’ex mappale 309 dagli effetti della 181/90.
In sintesi, sulla base di quanto appena esposto, i vincoli sul nostro territorio in base alla sentenza 181/90 si riducono essenzialmente a:
– Tenuta delle Mortelle demanio inesistente su tutta l’estensione salvo le poche particelle di proprietà UAC (ex transazione Guglielmi) non legittimate/affrancate in zona S.Liborio. Ben quattro periti infatti ( Il CTU Notari, i CTP Alebardi, Benedetti e l’arch. Rossi con la sua attuale relazione) concordano su questa tesi.
– Ferrara demanio inesistente sull’intera estensione.
– XIII Quartucci privato gravato da approfondire, visto le differenti posizioni nelle perizie esistenti.
Per quanto riguarda il secondo punto e cioè l’aspetto relativo alla gestione delle proprietà collettive, è mancato totalmente da parte dell’attuale amministrazione UAC un comportamento virtuoso che consentisse ai cittadini e agli Enti interessati Commissario, Regione e Comune di avere voce e peso nella soluzione del problema. Ci troviamo pertanto in una situazione di stallo con una Amministrazione UAC decaduta dall’aprile scorso e un CdA con solo 6 membri su 11 dal dicembre 2020, a seguito delle dimissioni di cinque consiglieri.
Le nostre attività sono pertanto volte ad ottenere finalmente libere elezioni per far insediare una nuova Amministrazione UAC che non rimanga sorda alle innumerevoli opposizioni, istanze ed evidenze pervenute da cittadini e istituzioni. Dell’argomento parlerà più approfonditamente l’avv. Paolo De Angelis.
Al presente scritto sono allegati due documenti specifici redatti rispettivamente dall’arch. Paola Rossi e dall’avv. Paolo De Angelis che illustrano in dettaglio gli aspetti sopra menzionati.
Si coglie l’occasione per ringraziare il Sindaco, i capigruppo, le istituzioni e le forze politiche che si stanno impegnando per la soluzione del problema”.