Effetto Letta, oppure altro? Gli equilibri all’interno del partito locale che subiscono una mutazione alla luce del ritorno sul palcoscenico dell’emblema della “serenità politica”, o il raggiungimento dell’acme in rapporti che, al di là della facciata, non sono mai stati idilliaci? Difficile a dirsi, fatto sta che nel Pd di casa nostra il clima non è dei migliori e i rapporti negli ultimi giorni si sono fatti sempre più tesi.
Da una parte, il segretario Stefano Giannini, che può contare su un rapporto forte e consolidato con l’ex segretario nazionale Zingaretti e a livello locale su alcuni affezionati sostenitori; dall’altra, il gruppo consiliare e la componente storica del partito. Da una parte, l’attivismo del segretario, social a più non posso, instancabile diffusore di comunicati stampa sulle più disparate questioni e che cerca di assumere un ruolo sempre maggiore all’interno e all’esterno del partito; dall’altra, soggetti abituati a condividere scelte e iniziative e che si sentono quindi sistematicamente esclusi e che hanno ovviamente sentito musica per le loro orecchie quando il neo segretario Letta ha annunciato di voler ripartire dai circoli, ovvero dai luoghi deputati a favorire il confronto interno. Fatto sta che negli ultimi giorni i rapporti, nonostante l’unità di facciata manifestata nelle iniziative pubbliche, si sono ulteriormente raffreddati. A far traboccare la classica goccia dal vaso è stato il fiocco azzurro apposto da Giannini al momento della nascita di uno specifico forum del partito sui problemi della portualità. Giannini, d’altronde, era con di Majo ed è adesso con Musolino un assiduo frequentatore di Molo Vespucci e l’entusiasmo per il varo di un forum sulle questioni che riguardano lo scalo marittimo appare quindi come una logica conseguenza. Il problema è che, a quanto pare, il resto del partito o buona parte di esso non fosse assolutamente a conoscenza del progetto. Anzi, qualcuno tra i dem locali ha sollevato anche dubbi sulla legittimità del varo dell’organismo. Alla fine è intervenuto Bruno Astorre, segretario regionale e “patrono” di diverse anime locali, che ha benedetto il forum nell’intento di porre fine alla diatriba interna. Ma la sensazione è che i contrasti non siano destinati a cessare, anzi, che potrebbero ulteriormente aumentare anche a fronte delle continue trasformazioni che avvengono nel dna, vecchio e nuovo, del partito locale.
2 Comments
Angelo
Il solito nido di vipere.
giovanni
Ma come si potrà salvare Civitavecchia dagli attuali politici di tutti i colori?? non hanno capito che non è il momento dei personalismi e si deve fare blocco altrimenti è la nostra fine ossia dei cittadini.
Il problema è solamente nostro ossia di quelli che andranno a votare perchè anche volendo fare una scelta ragionata e non vincolata da ideologie di colore il problema esiste: voto quello che mi prometterà la luna o voterò il meno peggio.
Questo è il busillis degli ultimi venti o trenta anni perchè non c’è più un partito con delle idee che non siano pure illusioni.
Una volta avevi la DX, la SN, il CDX, l’estrema SN o DX e Pannella e potevi scegliere secondo le tue idee invece oggi ti trovi davanti a gente che cerca solo il potere per poi adattarlo alle sue necessità.
Io a votare non ci rinuncio è l’unico momento in cui posso fare una scelta e al momento deciderò ben sapendo di non aver indovinato il giusto.