La città medioevale di Cencelle
Andando verso Tarquinia, sulla Via Aurelia e poi percorrendo la strada che conduce alla località denominata Farnesiana, si può ammirare l'antica città di Cencelle che si erge maestosa con le sue rovine su un alto colle. Situata fuori Civitavecchia, la città medioevale rappresenta l'anima e l'alba di Civitavecchia. E' il luogo, infatti, dal quale gli antenati dei civitavecchiesi si mossero pochi alla volta nel corso di 400 anni a partire dal X secolo per fare ritorno alla loro terra primigenia, quella di Centumcellae distutta dai saraceni nel corso di numerosi attacchi durante il XI secolo d.C. da questa avevano preso il nome per chiamare la loro nuova dimora, mentre dopo il rientro battezzarono la vecchia città che stavano lentamente ripopolando Civitas Vetula, da cui il nome odierno. Centocelle, però, rappresenta anche il luogo dove, per oltre cento anni, si sono intrecciati mito, leggenda e realtà nella nebbia prima e nell'oblio poi delle approssimazioni e dgli errori commessi in parte in buona fede, in parte con l'intento di sminuire l'importanza del luogo. Secondo l'ipotesi, nata tra il XVIII ed il XIX secolo, che riguardava la vita di Cencelle, la città, fondata nell'854, sarebbe poi stata abbandonata prima dell'anno mille in conseguenza di un massiccio ritorno della popolazione alla città vecchia. Il risultato di questo processo è stata non solo un'enorme confusione, ma la perdita della parte più importante della memoria civica civitavecchiese. Come ampiamente dimostrato da studi recenti, si è scoperto che per anni l'appartenenza di una serie di documenti e vicende storiche riguardanti la Cencelle medioevale era stata attribuita alla Centumcellae romana. L'errore macroscopico poi è stato quello di considerare la città di fondazione papale definitivamente abbandonata poco prima del X secolo: la scoperta e la conseguente dimostrazione su base documentaristica degli studi è stata invece che la città medievale visse fino al XV secolo, confermando che tra il 1000 ed il 1400 Civitas Vetula e Cencelle furono abitate dalla stessa progenie di genti, come due città gemelle ma ognuna conuna propria vita. Il sito di Cencelle è ormai considerato un unicum per le modalità con cui è nato e con le quali è giunto fino a noi praticamente completo in tutte le sue più importanti strutture. La città di Cencelle rappresenta, infatti, l'unica città al mondo, oltre alla Città del Vaticano, ad essere stata fondata da un Papa. Inoltre è stata edificata in pieno medioevo, cosa rara per quel periodo e dunque di notevole interesse per la storia dell'architettura.
La Storia
Fondata da Papa Leone IV per dare rifugio agli abitanti della Centumcellae romana dopo i tragici attacchi dei saraceni del IX secolo la città fu collocata a nord di Roma per creare un baluardo alla città eterna, su un'altra collina per metà circondata da burroni e dirupi in una posizione in grado scorgere eventuali attacchi da parte dei saraceni e di chiunque avesse occupato il porto di Centumcellae. Questi erano gli anni in cui il potere temporale si stava rafforzando sempre più e non era possibile subire attacchi o perdite, per cui era necessario difendere, in quella zona particolarmente isolata, i ricchi territori dell'abbazia di Santa Maria al Mignone e della Tuscia Meridionale. Cencelle, dunque, non solo è una città nata per dare asilo ai profughi di Centumcellae, ma un vero e proprio presidio pontificio a completamento di una rete di punti di avvistamento intorno a Roma e con il compito di vigilare sui territori della Chiesa presenti in quella zona.
Gli studi delle Università
Grazie allo squarcio di luce aperto su questa oscura vicenda dagli studi iniziati a partire dal 1950, si è potuto così iniziare un'indagine sempre più scientifica e conseguentemente precisa che ha permesso di indagare la vita di Cencelle. Dal 1994 l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" ( Dipartimento di Scienze Storiche Archeologiche e Antropologiche dell'Antichità, Cattedra di Archeologia Medioevale – Prof. Letizia Pani Ermini – e Cattedra di Topografia Medievale – Prof. Elisabetta De Minicis) e l'Università di Chieti "G.D'Annunzio" ( Dipartimento di Scienze dell'Antichità, Cattedra di Archeologia Medievale – Prof. Anna MAria Giuntella) in convenzione con l'Ecole Francaise de Rome ( Prof. Francois Bougard) hanno iniziato le indagini archeologiche sul sito di Cencelle, operando su concessione ministeriale con l'accordo della Soprintendenza Archeologica per l'Etruria Meridionale e della Soprintendenza ai Beni Architettonici del Lazio. Tutte le strutture messe in luce vengono restaurate secondo le indicazioni delle due Soprintendenze e l'area, di proprietà privata, e recintata e non accessibile al pubblico, se non con visite guidate organizzate da responsabili del progetto scientifico. Gli studi delle università hanno colto, dunque, e sostenuto in pieno quella che può essere a ben ragione considerata una delle tesi, se non la tesi che ha rivoluzionato la storia di Civitavecchia così come è stata scritta e tramandata a partire dal XVIII secolo.
Il legame con Civitavecchia
E' importante per Civitavecchia provvedere al più presto ad un rapido recupero, nonchè ad acquisire nel patrimonio della Città il sito sui cui insiste il complesso archeologico di Cencelle, per non dimenticare, per ritrovare quella memoria che da tantissimi anni ormai stenta ad essere considerata con i giusti parametri che le spettano, quale quello culturale, di conservazione e fruizione.