La recente ordinanza del TAR del Lazio che accogliendo il ricorso di alcuni partecipanti e rilevando “Elementi di non piena legittimità”, ha sospeso l’efficacia della delibera di annullamento del concorso per collaboratori amministrativi presso la Asl di Civitavecchia, dimostra che era stato emesso, come io ho subito sostenuto e a gran voce, un atto fortemente lesivo nei confronti anche delle legittime aspettative occupazionali di molti giovani del territorio”. Lo dichiara il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei che, non appena è venuto a conoscenza della decisione dei giudici amministrativi del Lazio, che pur non essendo ancora entrati nel merito del ricorso, hanno comunque ravvisato che sussistevano tutti gli elementi necessari per bloccare la decisione presa unilateralmente e di autorità dalla nuova dirigente della Asl Rm 4.
“Una decisione contro la quale mi sono subito opposto e che è stata presa inspiegabilmente un solo giorno prima dello svolgimento dell’esame orale. Per tale motivo a tutela degli oltre duecento partecipanti al concorso pubblico , molti dei quali residenti nel nostro territorio comprensoriale mi ero subito attivato chiedendo e ottenendo una convocazione urgente dell’assemblea dei sindaci della ASL RM 4 sussistendo l’assoluta necessità di far chiarezza su una questione che riveste grande rilevanza, visto che non mi risulta sia prassi e buona pratica annullare un concorso quando questo è già in itinere e si sono svolte le prime prove e selezioni. Sono stato sempre convinto che stralciare dall’oggi al domani quel concorso sia stato un atto arbitrario che danneggiava il futuro di oltre 200 giovani e oggi più che mai ne sono convinto e per questo ritengo che sia giunto il momento che la stessa direttrice generale della ASl Rm 4 Dottoressa Cristina Matranga riveda la sua decisioni revochi in autotutela una delibera che ha portato anche all’avvio di una controversia legale. Pertanto mi trovo oggi costretto a chiedere formalmente alla dottoressa Matranga di attivarsi in tempi brevi ovvero prima dell’udienza di merito del Tar e di provvedere immediatamente all’espletamento della prova orale del concorso. Sarebbe da parte sua un bel gesto e soprattutto rappresenterebbe un giusto riconoscimento nei confronti dei tanti sacrifici di moltissimi giovani che hanno già affrontato una dura prova, e si erano preparati con coscienza per affrontare anche i colloqui con la commissione d’esame. Esistono oggi tutti i presupposti per risolvere nel migliore dei modi la controversia per ridare fiducia e speranza a tutti i partecipanti e chiudere senza ulteriori conseguenze sia sotto il profilo giuridico che morale, una vicenda che ha già provocato ansia e sofferenza a tante famiglie”