Tornano alla normalità, dopo i picchi al ribasso della scorsa settimana, i livelli di inquinamento atmosferico a Civitavecchia. La fine delle correnti occidentali che nel periodo dal 4 al 10 ottobre avevano praticamente azzerato la presenza degli agenti inquinanti controllati, ha riportato i valori nella media di questi anni, comunque tutti abbondantemente al di sotto dei limiti previsti dalla Legge.
Il report settimanale fornito dall’Agenzia Regionale della Protezione Ambientale disegna quindi una situazione assolutamente tranquilla per quanto concerne l’inquinamento in città. Nello specifico, per quanto riguarda gli ossidi di azoto, la centralina di Villa Albani, che nella precedente osservazione aveva fatto registrare una media di 18 microgrammi al metro cubo sale a quota 38. Al porto si è rimasti a 26 microgrammi, in via Morandi si è saliti da 17 a 29 e in via Roma da 32 a 53 microgrammi. Riscontri come sempre notevolmente al di sotto del livello di allarme, che la legge fissa a 200 microgrammi. Per quanto riguarda la media del PM10, ovvero delle polveri, è salita da 10 a 12 microgrammi al metro cubo al porto, ed è rimasta a 14 microgrammi a Villa Albani. Vale la pena di ricordare che nel caso del PM10 la soglia di allarme scatta sopra i 50 microgrammi. In leggera salita il monossido di carbonio che in città è passato da 0,5 a 0,6 microgrammi al metro cubo ed è salito da 0,8 a 0,9 nella centralina di via Roma. Il monossido non è stato poi rilevato nella centralina di Fiumaretta, dove, il valore del benzene è salito da 0,2 a 0,3 microgrammi. Situazione ottimale nei diversi quartieri cittadini. Per quanto riguarda gli ossidi di azoto il valore più basso è stato rilevato a Sant’Agostino con soli 3 microgrammi. Seguono Aurelia con 8, Faro e Campo dell’Oro con 13, San Gordiano con 16 e Fiumaretta con 19. Per quanto concerne invece il PM10 si va dai 9 microgrammi misurati ad Aurelia, ai 10 di Sant’Agostino agli 11 del Faro e di Campo dell’Oro, ai 12 di San Gordiano e ai 14 di Fiumaretta.