“Da quanto tempo vi diciamo, ci diciamo, che d’inquinamento si muore! quante volte abbiamo parlato di studi epidemiologici come “APHEA” e “MISA-1”, che dimostravano la mortalità da inquinamento atmosferico!. Ora, è stato pubblicato lo studio “MISA-2″ condotto su 9 milioni e 100.000 abitanti. Non avevamo dubbi prima, abbiamo sempre più certezze adesso”.
“In base a questa pubblicazione scientifica, dobbiamo per forza chiederci: quante vite si sarebbero potute salvare, quanti morti in meno avremmo avuto nel comune di Civitavecchia e nel suo comprensorio, se si fossero ridotti i livelli o eliminate le fonti di inquinamento? E stiamo parlando soltanto di mortalità a breve termine, non dei tumori (dei quali abbiamo purtroppo il triste primato regionale), che si manifesta nei giorni immediatamente successivi all’innalzamento dei livelli degli
inquinanti. Quanti nostri parenti, amici, conoscenti, sono morti per infarto, per malattie respiratorie, per asma, per ictus … pochi hanno pensato che la causa dei decessi, poteva essere il famigerato PM10, il biossido d’azoto, l’anidride solforosa ……
Ora però, quanti potrebbero salvarsi in futuro? Che cosa si è fatto? e, cosa si sta facendo per evitare l’aumento dei ricoveri in ospedale e della mortalità? Che cosa per evitare che per altri 30 anni almeno, il nostro territorio sia uno dei più inquinati d’Italia?. Niente per il passato e per il presente, (a parte l’idiota e quasi provocatoria iniziativa di 2 giorni di targhe alterne, in una città dove le emissioni hanno avuto ed hanno una chiara e documentata provenienza, non certo quella della automobili). Per il futuro: una bella CENTRALE A CARBONE!!!
Oggi, a centrali elettriche quasi spente, gli sforamenti di PM10 non si contano. Domani, quando tra l’altro i livelli per legge dovranno scendere sotto i 20 microgrammi per m3, rispetto agli attuali 50, con tutte le centrali in piena attività e con il dimostrato aumento delle polveri sottili, non si riesce a capire
(e vorrei che qualcuno volesse finalmente spiegarcelo), quali mezzi si adotteranno per rimanere entro i limiti ed evitare morti. E non si dica che sarà “l’Osservatorio Ambientale” ( a meno che i componenti, con grandi doti di affamati divoratori, non vengano posti a turno sulla bocca delle ciminiere ad ingurgitare le polveri e respirarsi i fumi, prima di essere immesse nell’atmosfera).
E, continuiamo a chiederci: perchè a Civitavecchia, a differenza di tutta l’Italia, non è l’Arpa a gestire le centraline di rilevamento ma è l’Enel?
A dire il vero però una soluzione il sindaco di Civitavecchia ce l’ha data: “io avrò le “chiavi” della centrale ed in caso di superamento dei livelli degli inquinanti la chiuderò!”
Ha detto, ha firmato, ed ha fatto sì che venisse autorizzata (tanto avrebbe gestito tutto lui). A parte che, per quando la centrale DOVREBBE entrare in funzione (tra cinque anni), ci auguriamo che, per tutto il bene che ha fatto e farà alla popolazione, le uniche “chiavi” che abbia, siano quelle di casa sua; ma d’avvero, alla luce dei fatti, della insensibilità, della prepotenza, dell’arroganza degli inquinatori, pensa, e vuole var pensare, che un sindaco possa d’avvero spegnere una centrale!? Male che vada, si faranno approvare una legge, che alzerà i livelli di PM10 soltanto per il comprensorio di Civitavecchia, magari inserita, all’ultimo minuto, in uno degli oltre 500 comma della finanziaria! ed un’altra, per togliere le “chiavi” (di casa) al sindaco!
Purtroppo se non ci fosse da piangere, ci sarebbe molto da ridere… ma, intanto, quì si muore e si soffre più di quanto si dovrebbe!
Questo territorio, questa popolazione non è più in grado di sopportare ulteriore inquinamento, bensì ha bisogno di un lungo periodo di riposo e “disintossicazione”, pena un’ulteriore aumento delle malattie e della mortalità. (e dagli infarti e tumori non si salva nessuno e nessuno vi salverà, nemmeno la finanziaria!)”
Mauro Mocci – Medico
Responsabile sezione ambiente Fimmg Lazio.
Coordinamento dei medici per il no al carbone.