C'era una volta la figura dell'assessore allo sport. Una figura che fungeva da punto di riferimento per tutti gli sportivi locali e non è certo cosa di poco conto in un comune, come quello di Civitavecchia, in cui ogni famiglia ha almeno un tesserato in una associazione sportiva. Situazione ben conosciuta dallo stesso sindaco Moscherini che non per nulla in più di un'occasione ha ricordato come Civitavecchia eccellesse in due settori: nella cultura e nello sport.
Un movimento grande ed imponente, dunque, il che vuol dire tanti successi ma anche tanti problemi da risolvere che necessitano di un personaggio addetto del Comune, un assessore per l'appunto. Solo che negli ultimi anni questa figura è praticamente scomparsa, rimpiazzata in qualche caso da surrogati amministrativi come delegati o manager.
E quando si è rifatto vivo, l'assessorato allo sport ha avuto vita breve: sei mesi con la giunta Saladini, un anno con quella Moscherini. Vita breve e soprattutto difficile, basti pensare ad Alessio Romagnuolo che in questi dodici mesi ha fatto l'assessore con il portafoglio perennemente vuoto. Certo, i problemi della città sono altri ed è giusto che lo sport non sia al primo posto ma da qui a relegare un settore con numeri e risultati così importanti in un calderone di tutto e niente, ce ne corre.
Perché in questo modo le società sportive, che già devono fare i conti con una carenza di fondi disastrosa, non hanno più nemmeno un rappresentante istituzionale con cui confrontarsi. Un autentico paradosso: un'amministrazione che inaugura lo stadio del nuoto ma che poi cancella l'assessore allo sport.
Evidentemente c'è poco feeling visto che di lamentele sull'assenteismo del pincio nelle occasioni importanti ce ne sono state tante: Gianluca Branco, il Civitavecchia Calcio e la Snc solo per citarne alcuni. Come se non bastasse, poi, si ricorre al solito escamotage della Fondazione dello Sport, organo buono per tutte le stagioni e da tirar fuori dal cassetto all'occorrenza, salvo poi rinchiuderlo puntualmente qualche mese dopo.
E pensare che in campagna elettorale si parlava di cittadella dello sport.