In occasione della Giornata Mondiale dell’Attività fisica, che si celebra il 6 aprile, il Dipartimento di Prevenzione della Asl Roma 4, nell’ambito della promozione dei Piani Regionali della Prevenzione, ha organizzato l’iniziativa “Divertiamoci e facciamo movimento” per sensibilizzare e informare gli utenti sui benefici derivanti dall’eseguire, con costanza, attività fisica che sia anche una camminata di trenta minuti al giorno a passo sostenuto.
Ed è proprio quanto promosso dai gruppi di cammino aziendali, che si sono costituiti proprio in queste settimane, e che invitano tutti gli utenti, dai bambini agli anziani, a camminare insieme per le vie della propria città. L’appuntamento è per domani alle 17 a piazza della Vita. Appuntamenti anche nel Distretto 2, a Ladispoli alle 17 su Lungomare Marina di Palo, nel Distretto 3 a Manziana alle 17 all’ingresso al bosco e nel Distretto 4 a Sant’Oreste alle 16.30 su viale Europa.
“Svolgere con costanza attività fisica – ha commentato il Direttore Generale della Asl Roma 4, la dottoressa Cristina Matranga – può davvero migliorare la nostra qualità di vita e aiutarci nella prevenzione di tutte quelle malattie cardiovascolari che, con il passare degli anni, possono rivelarsi invalidanti. Compito di un’azienda sanitaria non è solo quello di curare e assistere i propri utenti ma anche quella di sensibilizzarli all’adozione di buoni stili di vita per questo invito tutti i nostri utenti a partecipare a questa camminata e alle varie iniziative di prevenzione che si svolgeranno sui territori”.
“Promuovere l’attività fisica e ridurre la sedentarietà sono azioni di sanità pubblica oramai prioritarie per garantire salute e benessere a tutte le età, prevenire le malattie non trasmissibili e migliorare la qualità della vita delle persone in diverse condizioni patologiche; necessitano, tuttavia, di strategie integrate che tengano conto del peso dei determinanti economici e sociali di settori esterni all’ambito sanitario, quali l’istruzione, l’economia, l’urbanistica, i trasporti, lo sport e la cultura, e coinvolgano, quindi, il più ampio numero di stakeholder, riconoscendo identità e ruoli”. (Linee di indirizzo sull’attività fisica, Ministero della Salute).