Un’indagine sulla domanda abitativa a Civitavecchia negli anni che vanno dal 2023 al 2032 e quindi sul fabbisogno pregresso e futuro. È quanto ha deciso di fare il Comune affidando lo studio alla Cresme, società specializzata nel settore delle analisi territoriali, interpretazione dei dati ed elaborazioni statistiche.
L’indagine ha prodotto il resoconto finale delle analisi territoriali condotte, dell’interpretazione dei dati acquisiti e le elaborazioni statistiche effettuate con proiezioni al 2032; nel suddetto studio è emerso un consistente pregresso fabbisogno abitativo che tenderà nel decennio di riferimento ad aumentare, stante le progressive condizioni di disagio economico riscontrate, attribuibili principalmente alle seguenti componenti della domanda abitativa:
– famiglie che soffrono un disagio economico
– famiglie di nuova formazione (giovani coppie)
– studenti fuori sede che occupano alloggi senza offerta dedicata
– persone senza dimora o in sistemazioni precarie.
Più nello specifico gli esiti dello studio hanno portato alla determinazione del fabbisogno abitativo complessivo del comune di Civitavecchia in 654 abitazioni al 2023. In assenza nei prossimi anni di adeguate risposte a tale domanda, il fabbisogno di alloggi tenderà ad aumentare al 2032 di ulteriori 101 unità, portando così, al 2032 l’area del disagio abitativo a 755 unità abitative. Tutte in risposta ad un fabbisogno pregresso e attuale di natura economica e sociale. Va, infatti, sottolineato l’esito delle proiezioni demografiche che indicano uno scenario decennale di riduzione della popolazione (-2.000 abitanti) e di sostanziale stabilità del numero delle famiglie (+24). Traiettoria di calo che tende ad accentuarsi ulteriormente nel decennio successivo. Una delle informazioni da considerare a livello generale è la marginalità nel segmento di case in affitto presso proprietari privati nella città di Civitavecchia: secondo l’indagine campionaria Cresme effettuata nel 2023, il numero di abitazioni in locazione presso privati è di 2.227. L’84% delle abitazioni censite è goduto in proprietà, mentre oltre 1/3 delle abitazioni in locazione è di tipo pubblico (Ater e Comune). Il numero di famiglie in affitto che presentano difficoltà a sostenere il canone è stato stimato, al 2023 in 482 famiglie. Lo scenario demografico del comune di Civitavecchia, come una parte rilevante dei comuni italiani, risulta negativo con una tendenza accentuata alla denatalità e una dinamica demografica non in grado di sopperire al saldo naturale negativo della popolazione residente. Le previsioni del Cresme indicano, nell’ipotesi “centrale”, ovvero la più probabile, un calo di circa 2.100 residenti (-4,0%) tra il 2022 e il 2031 e una stabilità nel numero di famiglie (+0,1%). Lo scenario al 2041, disegnato tenendo conto delle tendenze in atto, presenta una ulteriore discesa di 3.800 residenti (-7,6% a circa 46.000 dai quasi 52.000 attuali) ed un calo delle famiglie di circa 1.000 unità (-4,7% a circa 20.800 contro le attuali 21.800 circa).
In base allo studio e alle conclusioni l’Amministrazione Comunale dovrà quindi dare concrete risposte alle necessità abitative pregresse e quelle future nel decennio di riferimento tramite una organica politica della casa attraverso il reperimento di aree da destinare ad insediamenti di Edilizia Residenziale Pubblica nell’ambito di un nuovo Piano per l’Edilizia Economica e Popolare finalizzato alla localizzazione degli interventi di edilizia residenziale sovvenzionata per le situazioni di grave disagio e di quella agevolata/convenzionata per le situazioni di moderato disagio.
2 Comments
Marco
Studi come quello commissionato dalla amministrazione comunale, servono soltanto per dare il la a nuova urbanizzazione.
Utile ad arricchire qualcuno.
La città è piena di appartamenti vuoti e aree commerciali desolatamente vuoti.
Era meglio evitare di spendere questi soldi.
giovanni
Marco per me visto che Civitavecchia è in calo di residenti da anni questo studio è stato prima di tutto fatto per dare soldi facili a qualcuno e in più dare notizie fasulle come hai spiegato bene tu.