Non solo idrogeno, ma idrogeno da rifiuti. Arrivano ulteriori conferme alle indiscrezioni sul futuro impiego di Torre Valdaliga Nord e vanno a comporre un mosaico nel quale l’interessamento sulla centrale termoelettrica dell’Enel andrebbe ad intersecarsi direttamente con un antico problema di Roma: lo smaltimento della sua immondizia.
Il perno per cercare questa nuova strada è, come spesso avviene, la presenza di fondi europei destinati a progetti green. Nel caso in questione, sarebbero in ballo oltre cinque miliardi di euro, finanziabili da tredici paesi dell’Unione tra cui l’Italia, nel quadro della linea denominata IPCEI idrogeno 2, finalizzata alla creazione di una catena del valore europea dell’Idrogeno. Sempre in tale quadro è stato finanziato un ulteriore progetto, Waste 2H2, che fa diretto riferimento alla produzione di rifiuti da idrogeno e nella quale è direttamente coinvolta anche l’agenzia nazionale italiana ENEA.
Ma quali potrebbero essere i reali contorni di un progetto del genere calato su Civitavecchia? Ora, nella tecnologia che la Maire Tecnimont aveva sviluppato su Roma, c’era la previsione di lavorare circa 200mila tonnellate di rifiuti non riciclabili l’anno, attraverso un processo cosiddetto di ossidazione termica da realizzarsi presso il sito Enel, con produzione di gas sintetico da utilizzare poi in altre centrali della “catena” che si creerebbe a valle di questo progetto.
Un quadro trasferibile con più facilità sul nostro territorio, che lascia però alcuni interrogativi sul tappeto: quanto costerebbe tutto ciò in termini di emissioni inquinanti al comprensorio Civitavecchia? E quanti tir al giorno dovrebbero transitare per le strade civitavecchiesi per trasportare 200mila tonnellate di rifiuti (che è facile immaginare provenienti da Roma) a Torre Valdaliga Nord? Domande delle quali, al momento, possiamo intuire solo l’odore.
11 Comments
Rufus TerraNera
Siccome a pensar male si fa peccato ma quasi sempre si indovina non è che ci stanno semplicemente gabellando la conversione di torre nord (mai che nessuno palri di torre sud) a semplice inceneritore per i rifiuti di roma facendoci diventare la nuova malagrotta e che tutti i discorsi sull’idrogeno e biomassa servano solo a indorare, almeno inizialmente, la pillola? Anzi il cetriolo?
giovanni
O si interesserà qualcuno di molto potente o non se ne farà nulla.
Non è la prima volta che se ne parla e è stata bocciata anche quella che avrebbero dovuto creare dopo Aurelia
AG
Sarebbe tagliate definitivamente il ramo su cui i civitavecchiesi poggiano, anziché curarlo e rigenerarlo per le attuali e future generazioni. Mi auguro che sia uno scenario che l’Amministrazione Piendibene e tutta la cittadinanza saprà scongiurare e respingere al mittente e in che vede in Civitavecchia, per l’ennesima volta, un territorio da depredare e intossicare per il proprio lucro. Stavolta dobbiamo dirlo ad alta voce: Not In My Backyard. Abbiamo già dato (e ahinoi stiamo ancora dando…)
giovanni
Senti a me resteranno due o tre anni da campare per cui me ne frego altamente ma ok la tua contrarietà è qusi valida ma se si dice no a tutto si devono anche fare proposte valide per far sopravvivere i nostri figli e nipoti
Ma sino ad ora progredisce solamente il partito del NO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Spillo
Ancora ci provano, INCREDIBILE…. Civitavecchia ha già dato abbondantemente ed a caro prezzo …. Ricordo che non c’è famiglia in Civitavecchia che piange un morto o ha figli malati di tumori e leucemie…Ora pensiamo a fare le cose ad impatto zero. Altro che partito del no. Ma devono essere veramente ecologiche. Chiuse le Centrali? Fate passare un centinaio di ruspe e nell’area installate migliaia di pannelli solari. Oppure il famoso eolico offshore non la promessa la realtà. Voglio osare di più, le nuove tecnologie ad elettrolisi o a separazione meccanica estraggono L’idrogeno dall’acqua e poi viene bruciato in piccole centrali ad idrogeno, emissione “vapore acqueo”. Altro che partito dei no, anche io ho nipoti ma voglio una scelta che non faccia rischiare nulla ai nostri nipotini… E soprattutto Civitavecchia non deve essere “ER MONNEZZARO DE ROMA”
AG
Totalmente d’accordo. Basta interessi distruttivi a Civitavecchia! Questa città deve tornare a respirare e a crescere con sostenibilità: è banale anche solo ribadirlo, visto il vissuto della cittadinanza e il quadro globale di crisi climatica ed ecologica in cui siamo finiti a forza di fossili e miopia…
giovanni
AG, Spillo ok basta con le centrali o inceneritori e che tanti cittdini siano morti di tumori o leucemie ma non è mai stato dimostrato che sia dipendente dal funzionamento di TVN o TVS ( è indispensabile ricordare anche questa) o dai fumi delle navi in porto ( da non dimenticare anche questo).
Forse ancora non eravate nati quando l’Italcementi imbiancava la città come se avesse nevicato o Fiumaretta con polvere nera per non parlare anche del porto.
Eppure siamo sopravvissuti!!!
I nostri politici di tutti i colori quando vedevano fumate nere invece di bloccare la centrale facevano la processione in loco o a Roma a chiedere tanti soldini ufficiali o sottobanco.
In altre nazioni nordiste incivili queste cose le fanno e fanno costruire certe strutture vicino alla città e senza tante centraline di controllo perchè se si sente o si vede fumo anomalo dopo una telefonata la stuttura si blocca.
AG
Giovanni, buon per voi, ci mancherebbe altro, che siate sopravvissuti a ogni tipo di emissione! Ma non è andata così a tutti. Non basta? Quali prove occorrono, quelle autoptiche?
La fumata bianca o nera lasciamola (metaforicamente) al Vaticano, e occupiamoci di quelle reali grigiastro-giallognole che si vedono e respirano ogni giorno, e soprattutto interroghiamoci se abbiamo la COMPETENZA e la LUNGIMIRANZA per cambiare aria e riconvertire sostenibilmente l’economia qui a Civitavecchia…
Alex
Concordo in tutto e tutto va su quella strada, infatti quale è il primo punto del prossimo consiglio comunale?
Revocare l’adesione alla nuova provincia “porta d’Italia”.
Le vecchie volpi già stanno contando i soldi da spartirsi.
ciccio formaggio
ma non sarà che la rinuncia alla nuova provincia è il grimaldello per fare di civitavecchia la discarica di roma dopo che le discariche di cerroni sono state chiuse dai Magistrati?
Ivan Magri
Ma perché vi preoccupate tanto…. tanto a Civitavecchia non si farà nulla! Secondo voi imprese private investono a Civitavecchia ? …al massimo l Enel farà un po’ di Baas, fotovoltaico e qualche parcheggio per l’ Automotive, perché costretta dalla Cpc/Cilp. I tempi comunque sono lunghi l’ Enel prima deve risolve Brindisi e La spezia, ,… e poi faranno un bando per le manifestazioni d interesse x Civitavecchia. Ma il prossimo anno, se il nuovo presidente dell Adsp e’ in gamba farà sviluppare la cantieristica navale x assorbire i lavoratori ormai ex indotto Enel. I dipendenti Enel in pensione o a Montalto!!!