Quasi due settimane di protesta, nelle quali hanno prevalso i pasti domestici, in attesa del nuovo incontro in programma la settimana prossima con l’amministrazione comunale. Non si affievolisce il malcontento legato ai rincari delle mense scolastiche, conseguenza della determina di Giunta della precedente amministrazione che ha previsto la riduzione delle fasce ISEE da otto a cinque e la completa cancellazione degli sgravi del 30% per il secondo figlio e del 50% per il terzo figlio nel bando di aggiudicazione del servizio alla società Vivenda.