Non si arresta la polemica in merito al convegno sulla mafia organizzato dall'associazione "Antonino Caponnetto". Questa volta ad intervenire è la stessa associazione, che solleva qualche dubbio sulla lettera inviata al sindaco dalla vedova Caponnetto, Elisabetta Baldi, perché i membri non l'hanno vista e perché è strano che due soggetti che si propongono entrambi lo scopo di lottare per la legalità e contro la mafia si parlino a mezzo di note indirizzate al sindaco di Civitavecchia.
Per l'associazione "Antonino Caponnetto" il primo cittadino più che speculare su fatti che esulano dalla sua conoscenza e dalla sua competenza dovrebbe occuparsi di azioni che effettivamente possano aiutare a contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nell'economia locale. L'associazione, infine, annuncia di non essere più intenzionata a tollerare la sequela di insulti personali che hanno fatto da contorno alla lettera in questione, sempre che ci sia stata, e per questo ha incaricato i propri legali ad esaminare la vicenda per promuovere le opportune azioni sul piano giudiziario.