Il carbone a Tvs non era solo un'indiscrezione giornalistica. La lunga – e sostanzialmente inconcludente – conferenza programmatica sullo sviluppo svoltasi oggi all'aula Pucci è servita almeno a chiarire questo punto. "Il problema del quarto gruppo di Tirreno Power esiste – dichiarava il sindaco in mattinata – ed è una situazione che come amministrazione comunale intendiamo approfondire. Dobbiamo aprire un confronto con Tirreno Power, e anche con il porto, affinché si chiuda un protocollo d'intesa come quello stipulato con Enel, finalizzato alla valorizzazione dell'occupazione e dello sviluppo". Le risposte della società elettrica sono arrivate nel tardo pomeriggio, dopo una lunga sequela di interventi. "Siamo disponibili a un tavolo tecnico, in funzione dello sviluppo e anche in riferimento alla quarta unità di Torre Sud", ha dichiarato il dottor Alessandro Bernardini, dirigente del personale di Tirreno Power. Poi ha aggiunto: "Abbiamo sempre mostrato sensibilità nei confronti del territorio, sia sul piano ambientale che sociale, tenendo conto anche del fatto che l'azienda nel suo attuale assetto è presente a Civitavecchia solo dal 2003. Sul fronte occupazionale le nuove assunzioni che stiamo programmando – ha detto ancora – prescindono peraltro dalla eventuale riconversione della quarta unità. Questo gruppo è in esercizio dal 1973 e ha subito diverse riambientalizzazioni, ma inizia a soffrire in termini di sostenibilità: va rivitalizzato". Come? "I tecnici stanno valutando diverse ipotesi tecnologiche – ha spiegato il dirigente di Tirreno Power – tra le quali il carbone c'è, ma non è la sola possibilità: esistono anche le fonti rinnovabili". Una risposta ufficiale comunque non c'è ancora. Di certo però Tirreno Power vincola la stipula di una eventuale convenzione con il comune di Civitavecchia alla riconversione del quarto gruppo. "È chiaro che una convenzione – ha precisato Bernardini – è legata al nuovo progetto industriale di Tirreno Power sul territorio, senza alcuna preclusione nei confronti del tessuto imprenditoriale locale". Ma che convenzione sarà quella con Tirreno Power? Sarà modulata sul modello Enel, i cui soldi servono sostanzialmente a tenere in piedi il dissestato bilancio di Palazzo del Pincio? "Siamo obbligati per legge a fornire una rendicontazione – ha concluso Bernardini – perché i nostri azionisti vogliono sapere se i loro soldi vengono spesi correttamente". Hanno partecipato ai lavori della conferenza sindacati e imprese (Federlazio, Cna e Lega delle Cooperative), mentre non è intervenuta nessuna delle istituzioni sovracomunali.