"E' sorprendente come intorno ai recenti risultati elettorali si sia aperto un vivace ed ipocrita dibattito rispetto a vincitori e… vincitori. Si, perché nessuno ha perso! Ancora una volta si vogliono imbrogliare i cittadini e gli italiani, colpevoli, quei pochi, di continuare a votare chi della politica fa un uso esclusivamente personale. Ma nell'estasi contemplativa, nel millantare trionfi inesistenti, gli uomini dei partiti non si accorgono che stanno recitando un monologo di fronte a spettatori sempre meno numerosi".
"Perché tra i partiti e gli interlocutori non c'è più la politica. Quella attività umana che, intercettati i bisogni dei cittadini, è capace di scelte per dare risposte agli stessi. Quell'arte che si esplica in una collettività, il cui fine ultimo è incidere sulla distribuzione delle risorse, perseguendo l'interesse superiore della stessa.
Quella, che non è più capace di interrogarsi sulla grande distanza che si sta creando tra lei e il popolo, non è più politica.
Quel popolo, disinformato, trascurato, ignorato, sempre più lontano perché stanco di essere considerato solo al momento del voto. Preso in giro, illuso, raggirato per racimolare consensi…e subito dopo abbandonato, punisce sempre più i partiti con la sua assenza.
Perché, partiti e movimenti, impegnati in chiacchiere e pettegolezzi da barbiere su episodi nazionali e locali, presi da beghe "condominiali", poco si sono preoccupati di spiegare ai cittadini l'importanza di queste elezioni europee. Ma, tutto questo al cittadino non è stato detto. Ed oggi con aria trionfalistica tutti sciorinano percentuali per dimostrare che hanno vinto.
Al cittadino, che i conti li sa fare meglio dei politici, bisogna dargli i numeri perché sono quelli che contano!
Voglio, in questo mio discettare, entrare nel merito della situazione del partito al quale sono ancora iscritta: l'UDC a livello locale e a livello nazionale. Non capisco perché c'è da gioire!
A livello nazionale i numeri a confronto sono sempre gli stessi anche se cambiano le percentuali. A livello locale, sono aumentate le percentuali (4,6% con 1.034 voti) rispetto alle Politiche 2008 (1.186 voti Camera e 1.142 Senato), ma è di tutta evidenza che sono diminuiti i voti. Senza fare riferimento al dato, trascurato, delle Provinciali 2008 con 1.262 consensi e, cosa ancora più importante a livello locale, non si è fatto il confronto con il dato delle Comunali 2007 (visto che l'UDC è forza di maggioranza) con cui il partito vantava un consenso eccezionale di 1.810 voti. Ultimo aspetto da non sottovalutare: Ciocchetti, sponsorizzato dalla Segreteria locale del partito ha preso dalla città solo 316 preferenze su 1.034 voti di lista. Casini, per l'occasione, portato da altro gruppo locale, ha ottenuto 233 preferenze, aggiungendo voti di lista al partito. Domanda finale: "quanti consensi ha ancora questo partito dopo la moria di circa 1.300 voti dalle comunali? Quale politica demotivante va conducendo questo UDC cittadino?". I vertici Provinciali, Regionali, Nazionali, si interroghino, non facciano come gli struzzi!
In queste elezioni, un dato è certo. Hanno perso tutti: la politica, i cittadini, i partiti.
Quando la politica non coincide più con le idee ma sa fare solo riferimento agli uomini è perdente. Quando la politica non sa dare più certezze e risposte ai cittadini è inesistente. Quando la politica si nutre di se stessa e nutre solo i suoi uomini non è più politica".
Civitavecchia, 10 giugno 2009
Damiria Delmirani