Con la delibera n. 35 del 3 aprile 2025, il consiglio comunale di Civitavecchia ha ufficialmente adottato la variante urbanistica necessaria per dare il via a un ambizioso progetto di tutela e valorizzazione del verde urbano, avviato nel 2022 dalla precedente amministrazione ed in particolare dall’ex assessore all’Ambiente, Manuel Magliani e portato avanti dal suo successore Stefano Giannini. L’intervento, approvato e finanziato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale grazie ai fondi del PNRR, prevede un’importante opera di riforestazione nella zona costiera nord della città.
L’area interessata si estende per circa 1,5 ettari in una zona compresa tra il fosso Scarpatosta, Viale Lazio e i confini residenziali di via dei Prati. Praticamente si tratta di una fascia trasversale a viale Lazio all’altezza del PalaGalli, sia nella parte a monte che in quella verso mare. Attualmente caratterizzata da una vegetazione spontanea e terreni pascolati, la zona verrà riqualificata attraverso la piantumazione di circa 1500 esemplari arborei e arbustivi.
Un intervento che punta non solo a migliorare la qualità paesaggistica del territorio, ma anche a rafforzare la rete ecologica e a contribuire alla mitigazione della crisi climatica. Il progetto mira infatti a restituire naturalità a un’area oggi segnata da pressioni antropiche, tra cui la vicinanza a zone industriali e l’impatto del turismo balneare. Tra i principali obiettivi: la tutela della biodiversità, il miglioramento del benessere urbano, la riduzione dell’inquinamento atmosferico e delle disuguaglianze sociali.
Come da prassi, gli atti e gli elaborati relativi alla variante urbanistica sono consultabili da ieri per dieci giorni presso la Segreteria Generale del Comune e online nella sezione “Pianificazione e Governo del Territorio” del sito istituzionale. I cittadini potranno inviare eventuali osservazioni entro 20 giorni dalla pubblicazione, esclusivamente via PEC.
1 Comments
VIADEIPRATI
Ottima notizia. Ma è un deja vu. Al tempo della Giunta Tidei con Galletta Assessore all’Ambiente (anno 2012?) sono stati spesi i soldi dei cittadini per piantare, nella stessa zona, in maniera randomica, minuscoli alberi di qualche centimetro di altezza. Ovviamente non sopravvissero neppure una stagione. E alla Galletta, allora, si proposero le stesse domande di ora. Chi dà l’acqua agli alberi e dove si prende? Chi fa la dovuta manutenzione? E’ un’ottima idea se realizzata in maniera professionale e con visione di lungo periodo. Oppure è lo scimmiottamento al vicino santamarinellese che ha promesso la limonaia migliore d’Italia? Io sono dubbioso che i politici civitavecchiesi riescano a fare bene qualcosa di complesso. Ma faccio il tifo (per gli alberi) e spero di sbagliare.