Una mozione di sfiducia alla luce del sole, in consiglio comunale. È la strada tracciata dal Partito Democratico, per porre fine all’esperienza dell’amministrazione Moscherini. “Sappiamo di non avere i numeri (sono rimasti in otto da dodici che erano i consiglieri di opposizione, ndr) – ha detto Marietta Tidei – ma auspichiamo che anche da parte degli esponenti del centro-destra che dopo il rimpasto mostrano di avere qualche mal di pancia ci sia la consapevolezza che questa esperienza amministrativa deve arrivare al termine”.
Le dichiarazioni sono venute nel corso della conferenza stampa di questo pomeriggio, convocata appunto dal gruppo consiliare del Pd alla sala Cutuli del Pincio, e alla quale sono intervenuti il capogruppo Alessio Gatti e, oltre alla Tidei, Marco Piendibene e Nicola Porro. “Con questo rimpasto Moscherini ha tradito il patto con gli elettori – ha dichiarato Piendibene – perché c’è una giunta che non ha più esponenti politici. Questi, anche se eletti con centinaia di voti, vengono mandati via a tutto vantaggio di amici, e non certo di tecnici come si vorrebbe far credere”. E infatti ha aggiunto Porro che “ormai si è di fronte a una tecnocrazia senza alcuna efficienza amministrativa, con un modello di gestione della cosa pubblica da Terzo Mondo. Non c’è una grande coalizione, che in politica è un’altra cosa, mentre le larghe intese s’è visto che servono solo a una gestione cesaristica da parte del sindaco”. E Gatti, nel definire il rimpasto “vergognoso”, ha precisato che “mentre sono spariti assessorati importanti come i Servizi Sociali, ne sono comparsi altri assurdi, solo per soddisfare le esigenze degli amichetti del sindaco. Da parte nostra – ha proseguito – oggi cambieremo decisamente il nostro modo di fare opposizione. Finora siamo stati responsabili, e questo senso di responsabilità lo abbiamo spesso pagato, ma da oggi lavoreremo per far finire prima possibile questa amministrazione comunale, aumentando anche la nostra azione di controllo”. Tra i controlli già in corso (oltre a essere peraltro pronto anche un esposto sulla cooperativa Libera) c’è la “verifica di quali sono le ditte vincitrici delle gare d’appalto del comune, per vedere se le ditte che oggi vincono al Pincio sono le stesse che durante la presidenza dell’Autorità Portuale da parte di Moscherini vincevano al porto, visto che ad esempio ci sembra che la società che dovrebbe realizzare le casette di legno sia la stessa che ha realizzato la banchina 25”.