"Invitiamo tutte le donne e gli uomini della nostra città a mobilitarsi affinchè un ospedale come il San Paolo, rimanga un presidio pubblico efficiente e affinchè rimanga capace di coprire con tutti i suoi reparti le numerose necessità di una popolazione di più di 50000 abitanti come quella di Ciivtavecchia unite alle esigenze del comprensorio". L’appello viene lanciato dal Partito della Rifondazione Comunista in considerazione dei tagli alla sanità decretati dal commissario ad acta della Regione, Renata Polverini. In particolare, il Prc si sofferma sulle conseguenze negative per il San Paolo e, in particolare, per il reparto di ostetricia.
"A Civitavecchia – spiega il segretario del Prc, Valentina Di Gennaro – saranno possibili solo parti facili e per le emergenze le civitavecchiesi saranno costrette a recarsi a Viterbo e questo è un grave colpo alla salute delle donne, che non potranno più decidere di far nascere i propri figli in città, e che qualora deciderssero di farlo avranno sempre lo spauracchio che se la situazione si complicasse, anche a poche ore dal parto potrebbero essere trasportate in un altro ospedale della Regione". Per Rifondazione Comunista, cià determinerà che non ci sarà più un punto di riferimento pubblico per le donne, un presidio in grado di seguirle per tutto il periodo della gravidanza fino al parto. "Per non parlare poi – conclude la Di Gennaro – dei malati oncologici, visto che in un territorio come il nostro con una grande incidenza di patologie cancerogene, si costringeranno i malati a viaggi quotidiani di centinaia di chilometri per potersi curare nel post operatorio".