Non c’è solo la questione relativa alla disponibilità dei terreni, né quella delle integrazioni dei documenti chieste dalla Provincia di Roma a rallentare il progetto relativo alla realizzazione del cinema multisala sull’Aurelia, accanto al bowling Time Out.
Qualcosa non quadra, infatti, relativamente alle osservazioni del procedimento che sta seguendo il cinema. L’avvio è stato pubblicato lo scorso 7 giugno e, come da prassi, dal 7 luglio al 7 agosto c’era tempo per la presentazione delle osservazioni, prima della prosecuzione dell’iter. E così è stato. Infatti lo scorso 23 luglio un gruppo di nove cittadini residenti nei pressi della zona che sarà interessata dai lavori per il cinema, ha presentato una serie di osservazioni che riguardano due aspetti. Il primo è quello relativo alla questione dei parcheggi, perché quelli a servizio del cinema non sarebbero sufficienti secondo i cittadini a soddisfarne il fabbisogno, per cui si potrebbero creare dei problemi di reperibilità di aree di sosta per i residenti della zona. La seconda questione riguarda invece la viabilità della statale Aurelia. Sempre secondo i nove cittadini, infatti, la tipologia di incrocio che si verrebbe a creare per entrare nell’area dedicata al multisala, non sarebbe consentita per le strade principali come è appunto la statale Aurelia. Queste osservazioni, tuttavia, sembra che non siano comparse nella conferenza dei servizi del progetto, conferenza convocata dal sindaco Moscherini per il 28 di luglio, ovvero cinque giorni dopo la presentazione delle osservazioni che, però, non sarebbero mai state prese in considerazione. Tanto che i residenti, il 4 ottobre, hanno presentato agli uffici interessati una diffida a procedere nell’inter, chiedendo che vengano sanate le censure mosse. Ma questa non sarebbe la sola stranezza. Se si guardano le date del procedimento non si capisce come sia possibile che la conferenza dei servizi si sia svolta il 28 di luglio, quando invece il termine per le osservazioni scadeva dieci giorni dopo, come detto in apertura il 7 agosto. Una situazione che sembra possa porre una questione di illegittimità per l’intero iter del multisala, anche perché – sempre secondo la diffida – non spattava al sindaco convocare la conferenza dei servizi.