La situazione è pienamente rientrata nella normalità. Dopo la terribile settimana che ha visto praticamente mezza città senz’acqua a seguito delle frane che si sono riscontrate a Casale Ciccognale con le conseguenti rotture della condotta idrica, da sabato pomeriggio non si registrano più segnalazioni di disagi o disservizi.
Lo ha confermato stamattina anche l’assessore alle Manutenzioni, Mauro Campidonico, il quale ha precisato che resta solo da completare l’intervento sulla condotta dell’Oriolo, che tuttavia non aveva prodotto grossi problemi. Ma superata l’emergenza, arriva il momento della riflessione politica. In una nota stampa di questa mattina il capogruppo del Partito democratico, Marco Piendibene, critica il sindaco Moscherini affermando che “nemmeno un minuto – si legge – si è fatto vedere sul posto per una parola di sprone o, alla fine, di ringraziamento, considerando che i tecnici del settore acquedotti hanno dormito solo poche ore durante i cinque giorni di emergenza. Non c’è stato durante questi cinque anni un piano di investimenti per migliorare la rete idrica, né per aumentare la produzione, né tanto meno per rendere più efficace il ramo delle riscossioni e della ricerca degli evasori. Ormai è chiarissimo – prosegue Piendibene – che la giunta del fare ha deciso di cedere l’acqua pubblica per ricavarne qualche soldo e dunque per convincere i civitavecchiesi che è meglio liberarsi del problema, ha volutamente pianificato questo sfacelo”. Il capogruppo del Pd trova quindi fuori luogo il fatto che l’unica cosa fatta dal sindaco sia stata sbeffeggiare il neo-segretario del Pd, Patrizio De Felici, per avere “dato voce ai civitavecchiesi” che si lamentavano dei disservizio e si chiede infine “quanti passi indietro è costata alla città l’esperienza delle larghe intese”.