Il 31 Dicembre scorso è scaduta la quarta ed ultima possibile deroga regionale sull’innalzamento dei parametri ammissibili di agenti inquinanti chimici nell’acqua potabile, nello specifico arsenico, fluoruro, vanadio e altro. Lo ricorda Rifondazione Comunista che chiede al Comune di Civitavecchia di informare la cittadinanza sulle eventuali iniziative adottate al rigaurdo. “Ma se il Comune non ha fatto nulla – aggiunge la segretaria del Prc, Valentina Di Gennaro – vuol dire che la deroga non verrà concessa”. Rifondazione sottolinea come, a suo giudizio, l’unica soluzione possibile è quella di realizzare un by-pass che colleghi l’acquedotto di Cisterna Faro con quello delle zone a nord della città, per consentire la diluizione dell’acqua e il conseguente abbassamento della concentrazione degli inquinanti. “Ma – conclude il Prc – la sensazione è che si sia voluti arrivare all’emergenza, con 355 mila euro prima finanziati in bilancio sull’idrico poi successivamente definanziati perchè, evidentemente, le casette di legno erano più utili della tutela della salute pubblica”.