“Se volessimo riassumerli in una battuta, i primi cinque mesi di Tidei sono stati cinque mesi di lacrime di coccodrillo”. A parlare è Fabiana Attig, coordinatrice di Freedom, per la quale contrariamente all’atteggiamento mostrato e propagandato durante la campagna elettorale di unico vero salvatore della città, Tidei ha fatto flop.
Tutta la sicurezza ostentata in campagna elettorale, secondo Frreedom, si è vaporizzata, si sente parlare di debito fuori controllo, di mancanza di liquidità e di buchi di bilancio. “Ma Tidei – si chiede il movimento – non aveva detto che si candidava per risolvere tutto questo? Come mai oggi quella sicurezza tanto ostentata in campagna elettorale è scomparsa? Forse perchè l’Enel ha chiuso i rubinetti e non sono più disponibili ad erogare soldi?”. Per Freedom, il primo passo che la giunta Tidei doveva compiere, per distinguersi dal passato, era quello di ridimensionare il debito attraverso una bella cura dimagrante su tutti gli sperperi. “Invece – conclude la Attig – abbiamo visto affiancare i manager di Moscherini da quelli di Tidei, raddoppiando i costi degli stipendi per 5 mesi. Per non parlare poi dell’aumento dell’Imu e dell’acqua inquinata e avvelenata”.