Il reparto di Psichiatria dell’ospedale San Paolo, probabilmente, chiuderà domani. Questo, almeno, sembra essere l’intendimento del sostituto procuratore, dottor Pantaleo Polifemo, che all’inizio della settimana ha effettuato un sopralluogo presso il nosocomio cittadino.
In verità sembra trattarsi di qualcosa di più di un intendimento, stando anche a quanto è emerso proprio nel corso della visita di martedì e stando anche alle numerose indiscrezioni che circolano con insistenza da stamattina. Da parte loro i Carabinieri del comando di Civitavecchia si sono nuovamente recati all’ospedale San Paolo questa mattina e sulla base dei loro rilievi, pertanto, già domani il magistrato potrebbe firmare l’ordinanza di chiusura del reparto che da anni versa in condizioni a dir poco discutibili. Numerose le mancanze che sarebbero state riscontrate, dall’impianto elettrico che non risulta a norma, alla mancanza di un impianto di condizionamento, alle porte e alle finestre che presentano evidenti rischi per i pazienti.
Dopo l’incidente di una decina di giorni fa, che aveva visto protagonista un 60enne milanese, deceduto ieri, solo un paio di giorni fa un’altra degente si era ferita. La donna si era avventata contro la porta a vetri del reparto, nel tentativo di fuggire, ma la porta era andata in frantumi. E certamente per l’ingresso di una divisione come quella di psichiatria la porta a vetri non risulta essere la soluzione più adeguata. Pericoli all’ordine del giorno, rispetto ai quali possono ben poco gli operatori, medici ed infermieri del reparto, costretti a fare i conti con una situazione diventata negli anni sempre più difficile da gestire. Una situazione per la quale erano già state disposte delle prescrizioni e l’obbligo di eseguire i lavori di messa a norma.
Ma il tempo è passato, i lavori non sono stati effettuati e, allo scadere dei 120 giorni di tempo domani potrebbe arrivare la chiusura, sotto il peso anche degli incidenti delle ultime settimane. Quanto ai pazienti sarà tutta da verificare l’idoneità all’accoglienza del Centro di Igiene Mentale, mentre resta da vedere anche quale potrà essere la collocazione del personale impiegato presso il reparto. Difficile dire, peraltro, se ci sarà un effetto domino e se, nei prossimi giorni, la magistratura prenderà in considerazione la possibilità di chiudere anche altre divisioni dell’ospedale San Paolo.