Il commissario prefettizio, dottor Angelo Di Caprio, ha messo la parola fine alla delicata vicenda relativa alla costituzione della società Etruria Trasporti Mobilità, nata sulle ceneri dell’amministrazione De Sio, e in merito anche alla possibilità di praticare l’affidamento in house del servizio di trasporto urbano alla società stessa.
I pareri legali richiesti dal commissario, infatti, hanno dato ragione al presidente della Spa Trasporti, Salvatore Renda ed al suo c.d.a. Come noto a puntare il dito contro di loro erano stati i Democratici di Sinistra e le Rappresentanze Sindacali di Base, che avevano posto pesanti riserve in merito a tutta l’operazione. Nello specifico venne contestata la possibilità di applicare al settore trasporti la normativa che prevede l’affidamento diretto.
La riserva si fondava sull’articolo 48, comma A, della legge delega numero 308 del 15 dicembre 2004, comma che va a modificare l’articolo 113 del T.u.e.l., Testo Unico delle Leggi sugli ordinamenti degli Enti Locali, relativo alla gestione delle reti e all’erogazione dei servizi pubblici di rilevanza economica, stabilendo che le disposizioni del citato articolo non si applicano al settore del trasporto pubblico locale che resta disciplinato dal decreto legislativo numero 422 del 19 novembre 1997, in base al quale l’affidamento del servizio può avvenire esclusivamente mediante procedure di evidenza pubblica.
Di lì la decisione del commissario prefettizio di richiedere il parere legale dell’avvocato Massmiliano Lombardo, esperto in materia. Il parere è stato reso noto questa mattina dallo stesso Di Caprio, a mezzo di una nota stampa nella quale il commissario prefettizio comunica che il legale ha affrontato in maniera completa ed esauriente tutta la problematica correlata alla costituzione della società, alla validità ed efficacia dell’intervento e la possibilità dell’affidamento diretto del servizio e che, dopo l’esame della normativa e della giurisprudenza relativa, ha rilevato come l’amministrazione comunale abbia operato correttamente anche alla luce delle disposizioni comunitarie stabilendo, pertanto, che l’ente può procedere ulteriormente nelle attività connesse all’effettivo affidamento del servizio.