Alla fine l’accordo è venuto fuori. Dopo settimane di tentativi, l’ultimo dei quali naufragato nella seconda metà d’agosto, i Democratici di Sinistra ritrovano l’unità e gettano le basi per la gestione congiunta del partito. Il direttivo svoltosi martedì pomeriggio presso i locali della sezione Berlinguer di Campo dell’Oro, infatti, si è concluso con una deliberazione votata praticamente all’unanimità, che prevede l’azzeramento degli attuali organismi dirigenziali ed il loro successivo rinnovo.
La mozione minoritaria, che fa riferimento a livello nazionale all’onorevole Fabio Mussi, infatti, parteciperà sia al direttivo che alla segretaria del partito. L’accordo tra la Mussi e la mozione Fassino mette fine ad una separazione in casa Ds che andava avanti ormai dall’ultimo congresso, all’indomani del quale la minoranza decise di non partecipare alla gestione del partito, per contrasti sorti con la maggioranza proprio a ridosso della tornata congressuale. Tutta acqua passata dopo la direzione di martedì.
L’intesa prevede la formazione di un organismo esecutivo, contemplato dallo statuto del partito, intermedio tra il direttivo e la segretaria, composto da un numero di esponenti compreso tra 16 e 20 ed organizzato in dipartimenti che affronteranno tematiche specifiche. Quanto alla segreteria i componenti saranno ridotti ad un numero compreso tra 9 ed 11. Tra le due ipotesi, comunque, appare più probabile la prima, con sei esponenti alla maggioranza e tre alla Mussi.
Improntato al massimo entusiasmo il commento della segretaria del partito, Annalisa Tomassini, la quale si è detta estremamente soddisfatta per l’accordo raggiunto a coronamento di un percorso unitario intrapreso da mesi. In particolare la Tomassini ha rimarcato che l’intesa tra le due mozioni è stata trovata sui problemi che interessano la città, fatto questo che rappresenta il preludio migliore ad una salda gestione dei Ds, particolarmente importante in vista delle prossime elezioni amministrative.