“Desidero comunicare l’amarezza che provo in questa giornata ventosa di novembre. Di nuovo Civitavecchia, come tante volte in passato, non ha più il Sindaco. Di nuovo il Commissario Prefettizio; di nuovo mesi di piatta attività burocratica”. Inizia così la riflessio della delegata Carla Celani sulla fine dell’amministrazione Tidei.
“Mi chiedo: ma se la politica è l’arte della mediazione, dell’incontro, della Via di Mezzo, perché si arriva sempre a questi gesti “plateali”? Ho visto i consiglieri con visi sorridenti. Ridere per cosa? Per quale vittoria? C’è qualcuno che ha vinto? Non certo i cittadini, che hanno compiuto il loro dovere andando a votare e pagando le tasse. Ora sono gettati nell’incertezza.
Ah, certo: è la “famosa” questione di principio! Credo fortemente che un politico, prima di arrivare ad un atto così … “plateale” debba sempre dare spazio al dialogo e alla mediazione. Purtroppo questo atteggiamento è difficile da percorrere, perché significa rinunciare ad un bene minore, per realizzare un bene più grande che, mai come in questo momento, vuole dire garantire stabilità. Stabilità e continuità permettono di portare a termine i progetti iniziati, di far avanzare questa città, lasciata per anni nel degrado, di aiutare famiglie in difficoltà, di garantire sviluppo e progresso economico. Occorrono delle caratteristiche personali, che un politico deve possedere, per realizzare ciò: primo fra tutti il disinteresse personale, poi la trasparenza, la competenza e conoscenza, per ultimo il desiderio di veder concretizzato un progetto per il bene comune.
Comunque non mi dilungo in discorsi politici, per i quali non sono tagliata. Oggi, decaduto il Sindaco, decade anche la Delega ai Gemellaggi e alle Relazioni Internazionali, conferitami dal Sindaco un anno e mezzo fa.
Durante questo periodo ho portato avanti e stretto legami con Ishinomaki, Amelia, Betlemme, Nantong, Jinan ed altri erano in cantiere. Occuparsi dei Gemellaggi e delle Relazioni Internazionali significa far conoscere Civitavecchia nel Mondo; significa portare il Mondo a Civitavecchia. Ora, per noi italiani e civitavecchiesi, diciamo che è “usuale” vivere e prendere atto di quanto accaduto oggi, ma è difficile farlo comprendere a chi italiano non è.
Di nuovo, l’Italia e nello specifico Civitavecchia appare come il Paese con il quale è difficile stringere rapporti economici, commerciali che vadano a vantaggio dell’intera comunità. Quando i giornalisti nelle conferenze-stampa di ritorno dai viaggi nelle città gemellate chiedono se si è stretto qualche accordo economico, oggi, mi sento di rispondere: “Come è possibile? Su quale base? Con quale affidabilità ci presentiamo ad interlocutori stranieri, che ora avranno a che fare solo con un burocrate? Da oggi, vanno perse ed in fumo opportunità di sviluppo commerciale e turistico faticosamente cercate e con tenace lavoro messe in cantiere. Cancellati appuntamenti con interlocutori esteri. Persa una continuità e credibilità conquistata.
Anche questo aspetto va messo nel conto, oggi.
Concludo ringraziando l’Ufficio di Segreteria del Sindaco, per il prezioso sostegno e la disponibilità offertami durante questo periodo. Ringrazio il Capo del Gabinetto e i Funzionari preposti, l’Ufficio Cerimoniale, il Presidente del Consiglio, l’Ufficio Cultura, il Delegato alla Biblioteca, l’Archivio Storico, l’Ufficio Patrimonio.
Per ultimo il Sindaco, il quale come già nel 1997, ha riposto in me la sua fiducia, conferendomi due Deleghe, che ho svolto con onore e dedizione, permettendomi di far incontrare questa città con realtà internazionali. È stata una bellissima, entusiasmante e ricca esperienza! GRAZIE”.