Pomeriggio di assemblee, quello di ieri. Da una parte il Pd, che all’aula Pucci ne ha indetta una pubblica per fare chiarezza su quanto successo negli ultimi giorni prima della caduta del governo cittadino, dall’altra quella organizzata dalla Compagnia Portuale, con il Presidente Enrico Luciani e i suoi consiglieri di amministrazione che si sono confrontati con i lavoratori sulle recenti dichiarazioni dell’ex sindaco Tidei riguardo quello che l’ex primo cittadino ha definito “il fronte del Porto”.
A Palazzo del Pincio, in un’aula Pucci gremita, a parlare sono stati i vertici del Partito Democratico locale, primo su tutti lo stesso ex sindaco Tidei, poi seguito dal segretario Clemente Longarini, dall’onorevole Marietta Tidei e dal segretario provinciale del Pd Rocco Maugliani. “Un ottimo confronto – lo ha definito Longarini – sia dal punto di vista dei temi che dei contenuti”. Nel corso dell’incontro, al quale hanno preso parte tra gli altri anche l’ex consigliere comunale del Psi Andrea Pierfederici e l’ex assessore ai lavori pubblici Mirko Mecozzi, non sono mancate critiche verso quella che è stata definita una “crisi di governo incomprensibile”. Una crisi, come ribadito nei vari interventi, legata al problema porto. “In città – ha sottolineato Longarini – chiunque cerca di pensare a come ridistribuire le risorse trova davanti a sé qualcuno pronto ad alzare barricate insormontabili”. I democrat hanno poi parlato del ruolo delle liste civiche senza risparmiare attacchi nei confronti di alcuni componenti dell’ex maggioranza, dei rapporti ormai logori con Sel e dell’unità del Partito “nonostante – ha aggiunto ancora Longarini facendo riferimento implicito alla vicenda Magliani – il tentativo di qualcuno di dividere il Pd tra buoni e cattivi”.
Toni piuttosto accesi anche alla Compagnia Portuale, dove decine di portuali e qualche ospite, tra cui l’ex consigliere Flavio Magliani, hanno preso parte all’assemblea nel corso della quale il Presidente Luciani ha elencato i punti di dissenso rispetto alle dichiarazioni di Tidei, definite dal numero uno della Compagnia Portuale “farneticanti illazioni sull’opera dei portuali e della nostra Cooperativa all’interno dello scalo. Ribadiamo – ha aggiunto Luciani – che la Compagnia Portuale ha sempre agito per creare stabile e sana occupazione senza ricatti o condizionamenti”. Un intervento concluso dall’ex vicesindaco con l’assicurazione ai lavoratori che “la CpC rimarrà sempre vigile ed unita intorno ai propri dirigenti, liberamente e democraticamente scelti”.