Notizie poco confortanti dalla riunione di questa mattina a Palazzo del Pincio su Hcs, a cui hanno preso parte il commissario prefettizio, i liquidatori e gli amministratori delle società, i responsabili territoriali di Cgil, Cisl, Uil, Usb e Ugl. Ai sindacati è stata illustrata una situazione che è peggiorata rispetto ai mesi scorsi, a causa dell’aggravarsi delle condizioni economiche e gestionali e delle pesanti novità legislative introdotte dall’ultima legge di stabilità.
Da qui l’intenzione del Comune di un intervento forte, con tagli ed eliminazione dei superminimi. Questioni che i sindacati inizieranno a discutere da lunedì prossimo in tavoli tecnici, convinti che si possa trovare una soluzione meno drastica.
“Abbiamo rinnovato la nostra disponibilità al confronto – dichiarano i responsabili territoriali di Cgil, Cisl, Uil e Usb Cesare Caiazza, Paolo Sagarriga Visconti, Giancarlo Turchetti e Francesco Staccioli – per definire un vero piano industriale finalizzato al risanamento e alla riqualificazione, utilizzando, su proposta del commissario, tavoli tecnici, le cui modalità verranno definite entro la giornata di domani, dei quali saranno parte rappresentanti delle organizzazioni sindacali e che inizieranno ad operare dai primi giorni della prossima settimana. Nel corso del lavoro dei tavoli, ed in ragione degli sviluppi degli stessi, Cgil, Cisl, Uil e Usb definiranno una compiuta “proposta” prima del conclusivo “Tavolo Politico” nel quale si cercherà di condividere un accordo”.
Questo non è l’unico dato emerso dalla riunione di oggi. Al termine dell’incontro, infatti, si è registrata la spaccatura tra Cgil, Cisl, Uil, Usb e Ugl. “La nostra elaborazione unitaria – dichiarano Caiazza, Sagarriga Visconti, Turchetti e Staccioni – non è disponibile al contributo e al confronto con l’Ugl perché tale organizzazione sindacale, in contraddizione con la piattaforma approvata dai lavoratori con il referendum di dicembre del ’12, ha espresso, da tempo, una linea di disponibilità rispetto alla privatizzazione dei servizi. Auspichiamo, ovviamente, nel corso della trattativa, un riposizionamento di questa sigla intorno a questi temi. Per Cgil, Cisl, Uil e Usb il mantenimento del carattere pubblico dei servizi pubblici locali è un obiettivo fondamentale ed irrinunciabile. Un bene primario che deve vedere lavoratori e cittadini artefici di una battaglia comune, sconfiggendo deliranti posizioni, espresse anche in questi giorni, con le quali qualcuno ancora cerca di produrre “guerre tra poveri”. Noi siamo impegnati in una trattativa che intendiamo concludere con la salvaguardia degli attuali 400 posti di lavoro, la riqualificazione e il miglioramento dei servizi, la riduzione dei costi determinando la condizione per far pagare meno tasse ai cittadini. Un impegno per i lavoratori, un impegno per i cittadini. Un impegno per l’occupazione e per l’interesse generale della città”.
“Prendiamo atto – dichiara la responsabile confederale dell’Ugl Fabiana Attig – che il tavolo è unitario, come indicato dal commissario prefettizio, e auspichiamo che vengano eliminate le divisioni nate per meri problemi ideologici, perché bisogna risanare le società salvaguardando l’occupazione. Ci teniamo inoltre a sottolineare che non siamo disponibili a cedere a privati servizi essenziali come l’assistenza ai disabili di Ippocrate”.