Tidei: “Un osservatorio per la valorizzazione della cultura cittadina”
“Molto interessante e degna di attenzione la piattaforma della Società Storica Civitavecchiese rivolta ai candidati a sindaco della città”. È quanto afferma l’ex primo cittadino Pietro Tidei, che parla poi di necessario confronto aperto, per entrare nel merito delle singole proposte, esaminarle una ad una e lavorare in seguito per la loro concreta attuazione. “Posso dire subito – prosegue il candidato sindaco del centrosinistra – che molte delle idee rappresentate dall’ssociazione facevano parte dei progetti della passata amministrazione. Si pensi alla Casa della memoria, alla mostra permanente del Calamatta, alla valorizzazione della nostra storia e dei suoi protagonisti. Ma di questo, se saremo chiamati a gestire l’Amministrazione, discuteremo con la massima disponibilità sia perché riteniamo che le questioni poste siano importanti per la città, sia perché provengono da una Associazione che sta dando rilevanti prove di sé, con i suoi lavori, i suoi studi e il suo impegno. In termini generali ritengo che il problema della identità non debba mai essere sottovalutato se si vuole guardare al presente e al futuro e se si vuole contribuire a ricostituire una comunità che nel corso degli anni si è così profondamente trasformata da avere difficoltà a riconoscersi. All’idea di comunità si coniuga l’idea di solidarietà sociale, fattore indispensabile per migliorare le condizioni complessive della città. Vorrei aggiungere – continua Tidei – che in particolare in questi tempi in cui la memoria sembra smarrirsi e la dimensione del presente prevalere nettamente spesso oscurando ricordi, personaggi del passato, fatti e momenti anche rilevanti della nostra storia, diventa ancora più pressante l’esigenza espressa dalla Associazione storica di realizzare dei luoghi e delle iniziative che ci riconsegnino la conoscenza di tutto ciò che ci ha preceduto e che ha determinato la nostra vita, i nostri costumi, la nostra cultura. Interessante anche l’idea di un Osservatorio della cultura che, mi sembra di capire, dovrebbe riuscire a mettere in contatto e comunicazione le migliori energie intellettuali della città e tutte le espressioni culturali presenti per un progetto comune che segni la fine dell’isolamento e della frammentazione e che, nel rispetto delle autonomie di ogni gruppo e associazione, disegni una “strategia” culturale che dia ad ogni espressione dell’arte e della cultura la possibilità di esprimersi al meglio. Civitavecchia ha una indubbia ricchezza in ogni disciplina, possiede studiosi, talenti che non sempre riescono a trovare voce nella propria città. Possiede spazi e risorse interessanti che vanno ottimizzati per corrispondere al meglio alla valorizzazione delle potenzialità che possediamo. Per quanto mi riguarda – conclude l’ex primo cittadino – sono pronto per questa sfida”