Sel: “Un errore privatizzare i servizi pubblici essenziali”
“Dalla lettura della delibera n. 60/2014 del Commissario prefettizio Santoriello, non può sfuggire la circostanza che tra i servizi da esternalizzare “causa passività di bilancio”, figuri anche quello relativo all’assistenza scolastica ai disabili. Tale decisione, presa con molta, troppa facilità, certifica il carattere della stessa, che si basa unicamente su dati tecnico-contabili e non su valutazioni e considerazioni complessive di opportunità relative ad un servizio, le cui caratteristiche e peculiarità sono, per la loro delicatezza, di impatto sociale”. Inizia così l’intervento di Sel, che giudica un “gravissimo errore privatizzare i servizi pubblici essenziali”. “Siamo nettamente contrari alla sua privatizzazione – spiegano i vendoliani – anche perché le motivazioni addotte sono unicamente legittimate dai risultati dell’attuale gestione voluta da Tidei, che deve essere corretta e riportata agli standard tecnico qualitativi della precedente, anche tenendo a riferimento le linee direttrici tracciate dall’accordo sindacale dell’Agosto 2011 concernente l’organizzazione del personale, il buon funzionamento del servizio con idonee professionalità selezionate mediante evidenza pubblica e comunque all’interno dei parametri previsti nel Sistema di Gestione di Qualità adottato, modello organizzativo e gestionale che ha prodotto in passato risultati apprezzabili, nonostante gli sfaceli diffusi dei quali sta pagando le conseguenze la Città, perpetrati da Moscherini. E’ necessario quindi – proseguono dalla segreteria di Sel – a tutela tanto degli utenti quanto dei lavoratori, ed in vista del tavolo tecnico preannunciato dal Commissario Santoriello, che la questione venga ricondotta a principi improntati all’ottimizzazione del funzionamento del servizio ed alla sua organizzazione caratterizzata unicamente dall’esistenza di figure professionali ed operatori che con il proprio ruolo e professionalità, abbiano tutte le caratteristiche per una sana gestione, anche economica, di un servizio così importante per una delle fasce più deboli della nostra città”.