“Mancano ormai 2 giorni alla chiusura ufficiale della campagna elettorale”. Inizia così la nota di Stefano Schiavi, candidato alle Europee con la Lega Nord per il collegio Italia Centrale.
“È stata una gran bella campagna, nel nostro stile – continua Schiavi – senza soldi con pochissimi mezzi ma con tanta tanto volontà e voglia di farcela. Ci siamo messi in testa di arrivare a Bruxelles per cambiare, insieme a Salvini insieme a Marine Le Pen e insieme a tutti glia tri rappresentati dei partiti no euro europei. Saremo in tanti, talmente tanti da cambiare volto a questo parlamento europeo figlio del mercantilismo, delle banche sempre più usuraie, delle lobby, della Bce, di Maastricht e di Lisbona. Un’europa che non ci appartiene e che non vogliamo. Cambiare si può e si deve e non si cambia facendo un voto di protesta fine a se stesso. di stelle sulla bandiera europea ce ne sono fin troppe. Personalmente non so se arriverò a Bruxelles, ci spero e con me molti di voi perchè questa non è la mia elezione questa è l’elezione di un mondo intero che dopo anni di “orfanotrofio” finalmente si ritrova unito nel progetto Patriae/Lega. Un mondo, quello della destra sociale, che ha finalmente trovato una associazione ed un partito che parla la sua stessa lingua dalla sovranità monetaria all’Europa delle Patrie, al no all’immigrazione cui i veri beneficiari non sono altro che gli scafisti (tanto varrebbe andare a prenderli con il traghetto facendo pagare loro un biglietto equo a questo punto evitando così tragedie del mare e ruberie varie), gli sfruttatori e tutti coloro che speculano sulla gestione dei campi profughi. Di tutto questo dobbiamo ringraziare il ministro Alfano e il suo Ncd, il Pd, il Movimento 5 stelle e Forza Italia che hanno abolito il reato di clandestinità e che tacciono sistematicamente agli italiani il fatto che gli accordi europei prevedono che chi sbarca in uno stato, esempio l’Italia, deve rimanere in quello stato dell’Unione e non può attraversare le sue frontiere per andare magari in Germania o in Francia. I finti buonisti e gli pseudo solidarismi questo non lo dicono anzi, chiamano razzisti coloro che fanno notare queste cose, dimenticando anche che in Italia si spendono 10 euro al giorno per i disabili e si danno 400 euro di pensione ai nostri anziani ma si spendono 50 euro al giorno per gli immigrati. Sarei curioso di sapere quanti di loro sono stati a contatto con quei poveri disgraziati che attraversano il mare per arrivare in Italia, e non in Spagna o a Malta o in Grecia perché li respingono. Quanti di loro ogni giorno è stato con loro, gli ha dato da mangiare, li ha vestiti, li ha curati… Io l’ho fatto da volontario della Croce Rossa e so di cosa parlo ma loro? Loro che si riempiono la bocca solo di paroloni? Meditate gente, meditate, il voto alle europee è oggi ancor più importante di quel che possa sembrare, non lo dimenticate”.