Di seguito la lettera aperta del Movimento 5 Stelle al sindaco Paliotta riguardante l’igiene urbana di Ladispoli.
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Gentile Sindaco,
scriviamo per lamentare alcune inadempienze da parte della ditta che si è aggiudicata il cospicuo e fondamentale appalto per l’igiene urbana, e -a nostro avviso- alcuni errori di progettazione. Per la raccolta differenziata, sappiamo bene essere previsto un periodo di start-up di 18 mesi, entro il quale invitiamo tutti i cittadini a collaborare al fine di migliorare il servizio e portarlo a regime.
Le inadempienze che rileviamo a carico della ditta Massimi & Figli riguardano essenzialmente:
Lo spazzamento delle strade, non viene effettuato secondo le modalità specificate nel capitolato d’oneri. Nello specifico, lo spazzamento è effettuato solo con la spazzatrice automatica, mentre manca totalmente l’intervento dell’operatore a piedi con scopa/soffiatore e manca del tutto l’operazione di diserbo dei marciapiedi o dei bordi delle strade (basterebbe pure una volta al mese). Il tutto come dettagliatamente descritto nel cap. d’oneri ufficiale, pag. 40 e segg.
Cittadini testimoniano che al Miami la pulizia (comunque scorretta) delle strade salta spesso e non viene effettuata con la cadenza settimanale.
Un altro importante servizio previsto, ma attualmente non svolto, è la presa in carico di alcune tipologie di rifiuti, con relativa fornitura di secchi presso i commercianti e relativo ritiro. Un esempio sono gli scarti di vernice, ma vale anche per altri tipi di rifiuto, previsti nel capitolato, e anche nel sito del comune. Di tali rifiuti vi è l’indicazione del conferimento presso il CCR, mentre mancano nell’opuscolo (dis)informativo distribuito dalla ditta, che quindi attualmente non accetta queste tipologie. Anche qui in difformità rispetto alle indicazioni del cap. d’oneri pag. 36.
I secchi di raccolta differenziata presso alcuni condomini sono del tutto insufficienti (ci segnalano la zona palo-faro, i condomini tra il supermercato E. l’Eclerc e i giardini pubblici, e anche presso le “case sparse”). Occorrerebbe incrementare il numero di secchi disponibili.
Il calendario di ritiro della differenziata presso le case sparse non rispetta la cadenza dei 15gg prevista a capitolato. Un paio di volte l’anno si salta una settimana, il che crea ulteriore malcontento.
Oltre a ciò, segnaliamo però alcune criticità contenute nel capitolato stesso, la cui responsabilità è del comune, che tuttavia ha il potere e la facoltà di porvi rimedio.
L’imposizione del compostaggio presso le case sparse. È un abuso ed è vissuto come un imposizione odiosa, tanto più se si pensa che il ritiro della differenziata viene effettuato con cadenza molto più rarefatta (ogni 15gg), anche questa scelta che ha suscitato molte critiche. Se fosse stata prevista la facoltà di scelta con incentivo sulla tassa, probabilmente il problema sarebbe risolto.
Il ritiro di ingombranti e altri materiali a pagamento (soprattutto mobilia, potature e sfalci del verde). Questo costituisce un unicum in Italia, laddove la pressoché totalità dei comuni equinumerosi (ma anche altri) effettuano il ritiro gratuitamente, o in alcuni casi si chiede una tariffa minimale (10-20 euro) se il materiale “supera” un tot metri cubi. Abbiamo effettuato un controllo ampio su molti comuni e nel 99% dei casi funziona cosi, anche per ovvi motivi logici: una tariffazione come quella proposta da Massimi, induce molti ad abbandonare gli ingombranti o il verde per strada vicino ai cassonetti, dove la ditta massimi è obbligata poi al ritiro.
Le tariffe relative ai ritiri oltreché inopportune e sui generis, sono decisamente alte.
Invitiamo tutti i cittadini a vigilare ed a informarsi, a criticare, ma anche collaborare. Dal lei, caro Sindaco, aspettiamo invece risposte e soprattutto fatti.