L’acqua è sempre stata potabile e la Asl non ha mai invitato Palazzo del Pincio a diramare l’ordinanza di non potabilità. La clamorosa dichiarazione arriva dalla stessa azienda sanitaria, che interviene sulla questione per cercare di fare chiarezza su quanto successo negli ultimi giorni alla rete idrica cittadina, sconfessando di fatto quanto sostenuto dal Comune fino ad oggi. Innanzitutto la Asl fa una premessa, sottolineando che “il campionamento delle acque potabili è principalmente regolato da un decreto legislativo, che stabilisce la numerosità e la frequenza dei campioni, i punti di prelievo, i parametri da controllare e le modalità di campionamento”.
Detto ciò, l’azienda sanitaria fa sapere che il 9 luglio scorso, dunque 9 giorni prima delle analisi effettuate dal laboratorio di fiducia di Palazzo del Pincio, sono stati prelevati dalla Asl 5 campioni di acqua dai via Annovazzi, via Bramante, via Verdi, viale della Repubblica e Viale Garibaldi. Dalle analisi, era risultato che nessuno dei campioni presentava parametri chimici e microbiologici alterati. Una settimana più tardi, il 16 luglio, è stato effettuato un nuovo prelievo in corso Marconi, richiesto da privato, che da legge può chiedere un campionamento di acqua nel proprio interesse e a pagamento. Anche in questo caso, nessun parametro chimico e microbiologico non conforme. Quanto successo il primo agosto ha del paradossale, almeno stando al resoconto della Asl Roma F. Per controlli di routine, quel giorno, l’azienda sanitaria ha effettuato campionamenti nei punti prelievo di via dell’immacolata, via Apollodoro e via Matteotti. Anche in questo caso i risultati, come poi comunicato da Arpa Lazio in data 5 agosto, non presentavano parametri microbiologici alterati. L’acqua, quindi, per la Asl rimaneva potabile. Nonostante questo, sempre il primo agosto, è stata emanata dal Pincio l’ordinanza di non potabilità, che si basava sui risultati dei prelievi effettuati il 18 luglio scorso dal laboratorio analisi di fiducia del Comune. Dunque, stando sempre all’azienda sanitaria, non solo dalla Asl Roma F non è giunto nessun invito a decretare l’acqua della rete idrica cittadina “non potabile”, come dichiarato inizialmente dal Comune, ma è stata la stessa Asl, il 5 agosto, a proporre a Palazzo del Pincio la revoca dell’ordinanza, dopo aver ricevuto da Arpa Lazio i risultati ai quali si faceva riferimento poco fa. Non finisce qui, perché lunedì scorso la Asl ha effettuato nuovi campionamenti in via Berlinguer, via Annovazzi, condotta entrata della cisterna di Via Montanucci, condotta interna della cisterna di Via Montanucci, Via Galilei, Poggio Capriolo partitore e Poggio Capriolo sub partitore. In nessuno di questi punti, sottolinea la Asl, anche questa volta, i parametri microbiologici sono risultati alterati. “Per noi – conclude quindi l’azienda sanitaria – l’acqua è sempre stata potabile”.