Sel: “Su Italcementi è il tempo del coraggio e della determinazione”
“La cessione delle quote Italcementi al colosso del cemento Heidelberg, fra i leader mondiali del settore, avrà necessariamente dei risvolti anche nella nostra città, legata storicamente alla società di Pesenti, con la quale sono in corso ormai da decenni trattative tuttora in stallo”. È il giudizio espresso da Sel. Per il partito, se tali risvolti saranno positivi o meno dipende sia dalle intenzioni del nuovo management, sia dalla risolutezza dei nostri amministratori nel perseguire l’obiettivo, ormai largamente condiviso, che le aree pregiate su cui insiste il corpo di fabbrica ormai dismessa devono essere restituite alla città. “Occorre da subito verificare – prosegue Sinistra e LIbertà – i propositi della società tedesca: è evidente che se questi dovessero andare nel senso di un rilancio di attività produttive localizzate nella stessa area si determinerebbe un conflitto di interessi contrapposti con la volontà di Civitavecchia. Se, viceversa e come auspichiamo, gli intendimenti sono quelli di investimenti imprenditoriali collegate all’utilizzo del porto, quindi con il conseguente rilancio di una trattativa che abbia questo scopo, allora si aprirebbero scenari di sviluppo e crescita interessanti. È indispensabile quindi che la trattativa con la nuova società sia all’insegna della massima chiarezza, a cominciare da quello che va restituito alla città, prima fra tutti la bonifica del sito. Per come la immaginiamo noi, l’area dell’ex Italcementi dovrà essere l’emblema di un’idea di città più vivibile e al servizio dei cittadini. Sia allora il centro nevralgico di un nuovo modello urbanistico, all’avanguardia sul piano tecnologico e ambientale: pensiamo in questo senso al modello Smart City, sempre più diffuso in Europa; sia il luogo di centri direzionali a servizio delle attività portuali; o ancora, area capace di razionalizzare in modo intelligenze una nuova viabilità. Scongiuriamo invece qualsiasi ipotesi di compensazione fatta di esclusiva possibilità di nuova edilizia residenziale, che significherebbe ulteriore consumo di suolo in quell’area, senza nessun investimento intelligente e di lungo respiro per la città. Ben venga invece l’edilizia residenziale pubblica nelle altre aree di Italcementi, come per altro già previsto. A nostro avviso siamo di fronte ad una vera e propria sfida, che l’amministrazione dovrà saper cogliere, innanzi tutto nei riguardi della nuova società, chiamata anch’essa ad avviare una politica imprenditoriale illuminata. Ma in tale contesto un ruolo importante dovrà essere giocato anche dall’Autority, ad esempio avanzando l’ipotesi di concessione di aree di banchina e aree retro portuali di stoccaggio, come propulsione di nuove possibilità commerciali in un settore al momento in forte crisi. Auspichiamo quindi che le Istituzioni tutte facciano sistema, al di la di ogni e qualsiasi deleteria logica di parte, affrontando la problematica nell’ottica unica del benessere diffuso. E’ il tempo del coraggio e della determinazione, ma anche del coinvolgimento della città tutta sulle scelte strategiche che guardano al futuro. Su questo terreno siamo tutti chiamati e pronti a fare la propria parte”.