Su quell’area non si costruisce, né ora, né mai. Potrebbe essere parafrasata così, un po’ manzonianamente, la sentenza con la quale la sezione prima ter del Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Unicoop contro la decisione assunta dalla Regione Lazio di respingere la richiesta di legittimazione dei terreni nell’area antistante l’ospedale San Paolo, presentata da Unicoop. Cozzolino: “Ora quel terreno torni alla città”. Tidei (Pd): “Cozzolino ha poco da gioire, i meriti sono di Procura e Agraria”.
Come si ricorderà, la vicenda urbanistica di quell’area ebbe inizio oltre venti anni fa, quando la Coop Toscana Lazio acquistò l’area con l’intenzione di realizzarci un centro commerciale con annesso supermercato. Ma l’intenzione restò tale, visto che le cubature commerciali in quella parte della città erano completamente esaurite. Dopo alcuni anni di inutili tira e molla, Unicoop, che aveva nel frattempo ereditato la proprietà delle aree da Coop Toscana Lazio, presentò richiesta di legittimazione per poter realizzare nell’area un complesso residenziale. La richiesta di legittimazione fu accompagnata dal versamento di una congrua somma all’Associazione Agraria che però, i dirigenti di viale Baccelli, rispedirono al mittente. Si aprì così un nuovo contenzioso che si è praticamente concluso martedì scorso con la sentenza adottata dal Tar. Quell’area, come già specificato dal nuovo presidente dell’Associazione Agraria, Daniele De Paolis, al momento della sua elezione, dovrebbe essere trasformata in un moderno parco pubblico. Soddisfazione per la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio viene espressa dal Forum Ambientalista, che assieme all’ex consigliere comunale, Vittorio Petrelli, aveva dato sostegno all’Agraria nella decisione di respingere la richiesta di legittimazione avanzata da Unicoop. Per Simona Ricotti, responsabile locale del Forum, si tratta di una vittoria dell’intera collettività cittadina che più volte si è mobilitata, da ultimo anche con un’occupazione simbolica dei terreni, per difendere le aree dalle mire speculative di cui era oggetto. “Ci aspettiamo ora che l’Agraria e l’Amministrazione Comunale – prosegue Ricotti – operino congiuntamente per realizzare il tanto agognato Parco archeologico-culturale, come, peraltro, previsto nella Tavola C del Piano Territoriale Paesaggistico della Regione Lazio, e come da anni la cittadinanza chiede, dotando finalmente la città di un nuovo spazio verde con funzioni ricreative.