È indubbio che le emissioni di auto e moto rappresentino una delle maggiori sorgenti di inquinamento in città, così come è provato che per abbassare sensibilmente i livelli di PM10 al centro di Civitavecchia sarebbe utile deviare il traffico di taxi, bus e Ncc sulla bretella. A parlare è il presidente del consorzio per l’Osservatorio Ambientale, Giovanni Marsili, che al Trcgiornale è intervenuto sulla questione relativa al traffico e alle sue ricadute sull’ambiente e sulla salute dei cittadini. VIDEO
Un problema che, sottolinea Marsili, riguarda soprattutto la fascia urbana lungo la costa anche se, come specificato dallo stesso presidente del consorzio per l’Osservatorio Ambientale, non è semplice dare un peso al traffico veicolare e a quello delle attività portuali. “È certo però – afferma Marsili – che il traffico rappresenta uno dei fattori determinanti per l’inquinamento. Voglio solo ricordare che, benché Civitavecchia non abbia una situazione allarmante dal punto di vista della qualità dell’aria per quanto riguarda la normativa, ha pur sempre una concentrazione di particolato atmosferico che può essere ridotta e il traffico veicolare, soprattutto se parliamo di motori diesel, è certamente una componente importante”. Una questione sulla quale aveva puntato il dito qualche giorno fa, sempre ai microfoni del Trcgiornale, anche l’ex assessore ai Trasporti Sergio Serpente, il quale aveva definito assurdo che taxi, bus turistici e ncc possano passare dal centro cittadino piuttosto che utilizzare la bretella. “Se parliamo di questo – spiega Marsili – dobbiamo far riferimento ad un dato tecnico: i motori diesel hanno le emissioni minime di particolato atmosferico quando viaggiano intorno a velocità di 60/80 km orari. Ovviamente se si riesce a far viaggiare questi mezzi su un tratto di strada in cui possono mantenere quella velocità, le emissioni per chilometro potrebbero diminuire anche di 1/3 rispetto a quelle che si hanno viaggiando invece ad una velocità di 30 km orari”. Quali sono dunque i rischi per la salute di chi abita in pieno centro cittadino? “In linea generale – prosegue il presidente del consorzio per l’Osservatorio Ambientale – dobbiamo ricordare che gli effetti sulla salute dipendono dalla qualità dell’aria che respiriamo, allora da questo punto di vista è importante anche l’aspetto ambientale: se le auto camminano in vie strette e tra palazzi alti, lì la circolazione dell’aria è ovviamente molto bassa e la capacità disperdente dell’atmosfera è molto minore. Per quanto riguarda gli inquinanti – puntualizza Marsili – bisogna ricordare che solo alcuni di questi sono normati a livello di emissioni, mentre ce ne sono molti altri (idrocarburi policiclici aromatici, diossine, composti organici volatili, benzene) più pericolosi perché altamente cancerogeni”. Una questione, quella relativa all’inquinamento da traffico veicolare, che l’Osservatorio Ambientale monitora costantemente e, per la quale, nei prossimi mesi verranno attuate nuove iniziative. “Entro la fine del mese – spiega Marsili – dovrebero essere consegnati due nuovi strumenti per la misurazione di PM10 e PM2.5, che saranno installati nel centro di Civitavecchia e alla stazione di Faro, ovvero dove si sono registrate nel 2014 le maggiori concentrazioni di polveri fine e ultrafine. Inoltre – conclude – stiamo procedendo all’acquisto di uno strumento per la misura del benzene, inquinante che in città non è mai stato valutato né dall’Arpa né dallo stesso Osservatorio”.