Si è ormai trasformata in un incubo la vicenda che vede coinvolta la Cencelle. La cooperativa promossa nel gennaio scorso, nell’ambito di un tavolo su Lavoro, Ambiente e Sviluppo, dall’amministrazione comunale per dare un’occupazione agli ex Italcementi non riesce proprio a partire. Tra una polemica e un intoppo burocratico, un presidio e una promessa, i lavoratori sono costretti a rimanere con le braccia incrociate, nonostante abbiano anche pagato di tasca propria la costituzione della società e, vale la pena ricordarlo, stiano chiedendo invano da anni il rispetto dell’accordo sottoscritto nel 2009 in Regione Lazio da Comune e sindacati per il ricollocamento.
L’ennesima vertenza civitavecchiese, che stancamente è finita in secondo piano, sfinendo gli stessi lavoratori, costretti in tortuosi giri tra un ufficio e l’altro, con l’immancabile rimpallo di responsabilità. Anche in questi giorni la cooperativa ha svolto sopralluoghi nei posti dove lavorerà per quattro mesi, perché tanto dureranno i contratti di cui si discute. Si tratta di interventi di piccola manutenzione in strutture comunali come l’Anagrafe, la Biblioteca ed alcuni istituti scolastici tra Cisterna Faro, Campo dell’Oro e San Gordiano. La Fondazione Cariciv ha già stanziato il suo contributo, che ammonta a 15 mila euro. Manca quello dell’Enel, che rappresenta la parte più consistente con 170 mila euro. L’azienda a più riprese ha assicurato la propria disponibilità ad erogare i fondi, il problema è trovare la formula giuridica per farlo che giustifichi l’uscita contabile. Ed è questo il nodo che ormai da alcune settimane non si riesce a sciogliere, con la cooperativa costretta a fare la spola da Palazzo del Pincio a Torrevaldaliga Nord per avere chiarimenti. Diverso il discorso che riguarda l’Autorità Portuale. Rispetto agli impegni iniziali, Molo Vespucci ha fatto un passo indietro. Per i lavori che riguardano la cartellonistica nelle zone del porto se ne riparlerà nel 2016, perché per quest’anno non si può fare niente. Alla cooperativa Cencelle non resta che attendere e sperare che almeno l’altra parte degli interventi, quelli che riguardano le strutture comunali, possano partire nei prossimi giorni, per non dover arrivare alle feste natalizie ancora con le braccia incrociate e con l’ennesimo boccone amaro da mandare giù.