“Continua lo stato di agitazione dei lavoratori del centro ‘Boggi’ di Santa Severa e dei centri di Roma (Via Maiorana e Via Sbricoli) gestiti dal Consorzio Unisan. Dal mese di ottobre i lavoratori sono in lotta per rivendicare il pagamento del 20% degli stipendi dei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre e ottobre, non pagati dall’azienda. A oggi non è certo cosa accadrà sulle future spettanze: sarà pagato il 100% dello stipendio di novembre (che dove essere corrisposto entro il 7 dicembre)? Sarà pagato il 100% della tredicesima mensilità?”. Così una nota della Fp Cgil Roma e Lazio.
“Dal Consorzio nessuna risposta nonostante le nostre numerose richieste: si continua a pagare solo l’80% dello stipendio con considerevole ritardo e senza ritenere opportuno comunicare ai lavoratori alcunché. Ad aggravare la situazione nella mensilità di luglio scorso non stato corrisposto l’intero premio di produzione e il rimborso dell’Irpef scaturente dalla presentazione della dichiarazione dei redditi (Mod 730) – prosegue – Denunciamo un comportamento aggravato dal fatto che la Regione Lazio ha chiesto ufficialmente alle Asl Rmd e Rmf, in cui operano i Centri gestiti dal Consorzio Unisan, di pagare le prestazioni rese. Con tale atto vengono a mancare i motivi con cui la Unisan giustificava il mancato pagamento del 100% degli stipendi e delle altre spettanze. Ci chiediamo ora quale altregiustificazioni utilizzeranno”.
“La Fp Cgil conferma lo stato di agitazione, chiede il pagamento a breve delle somme dovute e ripristino di corrette relazioni sindacali – conclude – In caso contrario adotteremo tutte le iniziative necessarie per il recupero delle spettanze e sarà richiesto l’avvio delle procedure per il raffreddamento del conflitto presso la prefettura, non escludendo la dichiarazione di sciopero di tutti i Centri Unisan di Roma e del Lazio”.