“Se non arriveranno proposte concrete e fondi sufficienti entro il 2 marzo, siamo pronti ad azioni di protesta eclatanti”. Sono le parole del vicesindaco Daniela Lucernoni, ieri presente in Regione in rappresentanza dei 27 Comuni del Distretto per la questione dei tagli ai fondi alle RSA. Le amministrazioni comunali capofila hanno incontrato alla Pisana l’assessore regionale ai Servizi Sociali Rita Visini ed il presidente della commissione Salute e Sanità Rodolfo Lena.
Secondo Lucernoni il quadro è drammatico: se non ci saranno passi indietro sulla tanto discussa Determina del 16 dicembre 2015 per diverse amministrazioni locali potrebbero esserci gravi conseguenze. “Abbiamo presentato una proposta concreta di ricalcolo della quota spettante ai Comuni – affermano le amministrazioni coinvolte – siamo convinti che con una razionalizzazione delle risorse ed un passo indietro sul maxi taglio effettuato, anche se non totale, si possa far tornare la situazione da disperata a semplicemente difficile”. Secondo i Comuni del distretto, il sistema RSA del Lazio ha previsto dal 2007 spese esagerate e mal pensate, nonostante i tecnici avessero segnalato il rischio di insostenibilità del sistema. Sempre secondo i Comuni coinvolti, in questo ultimo anno e mezzo Zingaretti e la sua squadra non hanno pensato ad azioni programmatiche ma hanno proceduto ad un mero taglio drastico di bilancio. “Ci è stata tolta la possibilità di programmare la via di uscita all’ennesimo taglio che Regione e Governo infliggono ai Comuni – sottolineano le amministrazioni coinvolte – e ci hanno lasciato in mano la patata bollente. Saremo costretti a tagliare per l’ennesima volta i servizi andando a danneggiare i cittadini che ovviamente se la prenderanno con noi. Tutti devono sapere che questi disservizi – concludono i Comuni del distretto – sono causati da una politica regionale e nazionale distante dalle realtà comunali, che noi amministratori locali siamo costretti nostro malgrado a subire e proviamo quotidianamente ad arginare facendo l’ennesimo salto mortale”.