“Sentire il sig. Pietro Tidei parlare di tematiche ambientali e, in particolare, di rifiuti è come ascoltare una lezione di Erode sulla corretta gestione di un asilo nido. Basti pensare che, se fosse stato per lui, Civitavecchia avrebbe avuto già da vent’anni fa un bell’inceneritore di rifiuti a Fosso del Prete e oggi sarebbe pronta all’uso l’improbabile macchina spremi-rifiuti proposta dalla società proprietaria dell’attuale discarica”.
“A proposito di quest’ultimo impianto, al quale ci siamo opposti dal primo giorno per la sua assurdità ambientale e il cui progetto è stato recentemente ritirato dal proponente, piuttosto che delirare di scenari apocalittici sulla gestione dei rifiuti nella nostra città, il sig. Tidei dovrebbe cercare di spiegare in quali ulteriori impianti di trattamento sarebbero finite le quarantamila tonnellate di rifiuti prodotte ogni anno dalla spremitura, con quali costi e a beneficio di chi. Forse il sig. Tidei scoprirebbe che lo spemi-rifiuti sarebbe stato tutt’altro che un “regalo” per HCS e la città, ma solo una nuova catena con la quale rafforzare la servitù nei confronti della discarica per i prossimi trent’anni”.
“Inoltre c’è un particolare di assoluto rilievo che sfugge all’ex consigliere Tidei. Proprio la Regione Lazio a lui tanto politicamente cara, con la delibera di Giunta n. 199 del 22 aprile scorso, ha approvato la “determinazione del fabbisogno” degli impianti di trattamento rifiuti e ha concluso che “gli impianti di trattamento TMB sono già dal 2016 sufficienti per le esigenze di trattamento del rifiuto urbano indifferenziato della Regione. Pertanto non è necessario pianificare nuovi impianti oltre quelli esistenti”.
Quindi, anche secondo la Regione Lazio, l’impianto spremi-rifiuti che il sig. Tidei continua a rivendicarsi come soluzione miracolosa di tutti i problemi, semplicemente non era necessario. In questo momento sentiamo nuovamente, in lontananza, il rumore della segheria e già lo vediamo alla febbrile ricerca del telefono per protestare in maniera colorita con i suoi contatti in Regione che hanno osato fargli fare la figura, diciamo così, dello sprovveduto”
“Se fossimo, come lui, degli ologrammi del passato, saremmo già pronti, in pompa magna, a tagliare il nastro della nuova stazione di trasferenza, la prima opera pubblica dell’attuale amministrazione, realizzata nonostante le condizioni economiche disastrose nelle quali il sig. Tidei e i suoi predecessori hanno lasciato il Comune e i ripetuti tentativi di boicottaggio”.
“Ma noi preferiamo continuare nel nostro lavoro e, dopo avere ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della struttura, un’opera che non è grande o particolarmente innovativa ma necessaria e funzionale, guardiamo al futuro che prevede l’estensione della raccolta differenziata porta a porta, con gli uffici comunali che da tempo hanno trasmesso alla Città Metropolitana tutti i documenti necessari per l’indizione della gara per l’acquisto dei nuovi mezzi, la pianificazione e realizzazione di sistemi per il compostaggio aerobico, l’approvazione del regolamento per il compostaggio domestico con relativa riduzione della tariffa, l’installazione degli eco-compattatori e tante altre iniziative da attuare entro il periodo di mandato che consentiranno di portare Civitavecchia dall’abbandono in cui versava in materia di rifiuti a una condizione razionale e sostenibile dal punto di vista economico e, soprattutto, ambientale”.
ALESSANDRO MANUEDDA – assessore all’ambiente Comune di Civitavecchia –