In un momento di sconforto ha deciso di tagliarsi in varie parti del corpo ed è stato salvato grazie all’intervento degli agenti di Polizia Penitenziaria. Protagonista dell’episodio, avvenuto ieri pomeriggio, un detenuto italiano, recluso nel carcere di Aurelia. A dare la notizia, il segretario nazionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Maurizio Somma, che parla di momenti di grande tensione, anche a causa dell’apertura delle celle della Sezione che in quell’orario effettua socialità.
Il detenuto, una volta soccorso, è stato condotto nell’infermeria del carcere dove gli sono state suturate le ferite che si era procurato. A margine dell’episodio, il sindacato evidenzia che al 30 settembre scorso nel carcere di Civitavecchia erano detenute 440 persone rispetto ai circa 340 posti letto regolamentari.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, commenta: “Questo nuovo drammatico eventi critico di un detenuto evidenzia come i problemi sociali e umani permangono, eccome!, nei penitenziari, lasciando isolato il personale di Polizia Penitenziaria a gestire queste situazioni di emergenza. Gli istituti penitenziari hanno l’obbligo di preservare la salute e la sicurezza dei detenuti, e l’Italia è certamente all’avanguardia per quanto concerne la normativa finalizzata a prevenire questi gravi eventi critici. Ma essi rappresentano un forte agente stressogeno per il personale di polizia e per gli altri detenuti”.