Nessuna richiesta dell’opposizione, ma un’iniziativa inspiegabile personale di Alessandra Riccetti. Si è concluso così il consiglio comunale di mercoledì stando all’esponente del Movimento 5 Stelle Marco Pucci, che attacca il presidente del consiglio per aver chiuso i lavori al termine dell’allegato C, non procedendo alla discussione dell’allegato A, quello con la mozione del consigliere di opposizione Massimiliano Grasso sul forno crematorio.
“Rivedendo lo streaming – afferma Pucci – non si capiscono i motivi che hanno spinti il presidente Riccetti a dichiarare chiuso il consiglio senza che i lavori previsti fossero esauriti. Chiedo quindi pubblicamente alla presidente di far sapere a noi consiglieri e alla città tutta su quali basi ha deciso di venire meno ai suoi doveri e non far discutere ai colleghi di maggioranza e minoranza, nell’ambito delle regole del consiglio comunale, la mozione di Grasso”. Pucci torna poi sull’aninamto dibattito che ha caratterizzato la prima parte del consiglio comunale. “Nonostante quanto apparso sugli organi di informazione – dichiara l’esponente della maggioranza – ci tengo a precisare che era precisa volontà della maggioranza discutere l’allegato A, prima o dopo l’allegato C. Visto il ritardo giustificato del consigliere De Paolis, la cui mozione era per prima nell’ordine dei lavori, avremmo dovuto parlare della mozione del consigliere Grasso. A tal riguardo, cosa nota, il segretario generale ha espresso un parere di illegittimità, così come per un’altra mozione, in quanto tale atto esporrebbe il Comune ad un esborso economico e nella mozione non è indicato dove si andrebbe a reperire questa cifra. Ovviamente nulla vieta al consigliere Grasso di ritirare la mozione irricevibile e di presentarne un’altra ricevibile, sullo stesso argomento, con le dovute modifiche. Il presidente del consiglio invece ha deciso di sua iniziativa di cancellare dall’ordine del giorno l’altra mozione, ma di conservare quella di Grasso. Riguardando poi lo streaming del consiglio comunale, visibile a tutti i cittadini sull’archivio telematico del Comune, anche chi era assente può apprendere di come, su richiesta della minoranza, si è deciso di invertire l’ordine del giorno, nonostante il Sindaco avesse avvisato i presenti con un: ‘che senso ha discutere di questa mozione a mezzanotte quando tutti saranno andati via?’. Si è deciso comunque di invertire l’ordine dei lavori, ma poi a conclusione dell’allegato C il consiglio è stato dichiarato chiuso, senza discutere l’allegato A, senza nessuna richiesta di rinvio della discussione delle mozioni da parte di nessun consigliere e senza che fosse mancato il numero legale”.