Secondo appuntamento tra amministrazione comunale e sindacati per la NewCo. Questa mattina si è discusso del piano industriale, illustrato dall’assessore alle Partecipate Marco Savignani, affiancato per l’occasione dal sindaco Antonio Cozzolino, ed ascoltato con attenzione dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali. La nuova società, che sarà guidata da un amministratore unico, prevede una sezione operativa divisa in otto macroaree ed una sezione amministrativa strutturata in cinque macroaree. Dodici i servizi previsti, alcuni dei quali implementati o al debutto.
Secondo i sindacati sono stati seguiti alcuni dei suggerimenti avanzati nell’ormai famosa proposta che risale a circa un anno fa. La novità più apprezzata riguarda le farmacie. L’amministrazione comunale sta studiando la possibilità di aprirne una nei pressi della stazione ferroviaria. “Garantirebbe delle entrate importanti”, commenta il responsabile locale della Uil Giancarlo Turchetti, secondo il quale si viaggia verso una direzione positiva, che un domani potrebbe portare addirittura a prendere in considerazione delle assunzioni. Il responsabile cittadino della Cisl Paolo Sagarriga Visconti sottolinea invece il potenziamento del trasporto pubblico locale: “sono previsti investimenti importanti, come l’acquisto di mezzi a metano e non è escluso che qualche autobus possa essere anche elettrico”. Le novità riguardano anche l’idrico, con il servizio di bollettazione, la raccolta rifiuti, con l’acquisto di quattro spazzatrici e quattro compattatori oltre al bando per l’acquisto di mezzi per la differenziata entro fine anno, i cimiteri, che avranno un unico responsabile anche per evitare la situazione tragicomica dei cittadini che restano chiusi all’interno, la manutenzione delle caldaie e la gestione dei bagni pubblici. In definitiva tanti segnali positivi secondo i sindacati, ma non una promozione definitiva. Per quella bisogna attendere la riunione di giovedì prossimo, sui contratti e sull’inquadramento del personale, l’arrivo dell’amministratore unico, che potrebbe cambiare l’assetto della società uscito dalla riunione di questa mattina, i prepensionamenti, da cui si potrebbero ottenere risparmi importanti, e il piano di concordato, aspetto, quest’ultimo, su cui è incentrata la critica dell’Ugl. “Bisogna vedere come va a finire, considerando che il Comune ha predisposto 10 milioni di euro, mentre il debito ha superato i 40 milioni di euro”, afferma il segretario confederale Fabiana Attig. In definitiva, comunque, dai sindacati non una bocciatura per il Comune, anzi, un’apertura di credito importante, che dopo anni di polemiche e dubbi, sembra aprire una nuova fase nella vertenza delle società partecipate.