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“Inutile per i Cittadini, protestare sotto il Comune o urlare contro il Sindaco. Dobbiamo combattere nelle sedi opportune ed il Comune non è una di queste”. E’ uno dei passaggi di un lungo documento con il quale Massimiliano Astarita, dello Sportello Codici Civitavecchia, invita i civitavecchiesi ad intraprendere una nuova strategia sul fronte delle proteste per la perdurante e incredibile mancanza di acqua, avviando un’azione collettiva. Per Astarita, la battaglia combattuta dagli ambientalisti locali ha portato, negli anni, oltre 30 milioni di Euro nelle casse di Acea e al disastro la situazione idrica del Comune.
E’ stata inoltre concausa dell’abbassamento del livello delle acque del lago di Bracciano, da dove Acea pompa l’acqua che Civitavecchia acquista a caro prezzo e poi spreca non potendo riparare le perdite. Sportello Codici sottolinea che in ogni parte d’Italia quando manca l’acqua i cittadini si rivolgono al gestore e solo a Civitavecchia sono stati abituati dalla politica ad andare al Comune. “Dove infatti la gestione dell’idrico non viene strumentalizzata dalla politica – prosegue la nota – i gestori rispondono ai reclami e concordano con le associazioni dei consumatori dei percorsi, poco costosi per il Cittadino, di risoluzione dei problemi, senza bisogno di andare dal Giudice o di cercare il politico che li ascolti”. Di qui la proposta, secondo Sportello Codici per riportare verso la normalità la situazione dell’idrico a Civitavecchia, di dare il via ad un’azione collettiva chiamata “Acqua: Chiediamo solo Normalità!”. Astarita invita quindi i cittadini interessati a recarsi nella sede dell’associazione, in via Bramante 18, con la fotocopia di una qualsiasi bolletta dell’acqua, del documento di identità e del codice fiscale dell’intestatario. Il personale di Sportello Codici, come fa da anni per le bollette di luce, gas e telefonia, farà sottoscrivere un mandato e richiederà la solita piccola quota di iscrizione annuale e un piccolo contributo per la gestione della pratica. A quel punto entreranno in campo gli esperti dell’associazione, i quali provvederanno ad interfacciarsi con il Comune, ma soprattutto con le autorità preposte e con Acea per portare a soluzione ogni singolo caso di scarsa pressione o di interruzione dell’erogazione. “Ogni caso – prosegue la nota – verrà seguito singolarmente, proprio come succede quando il problema riguarda altre utenze e se i cittadini aderiranno in massa, grazie alla forza che daranno con i loro mandati ed il loro contributo, potremmo pian piano far ritornare alla normalità la questione dell’idrico, liberando l’acqua dalla strumentalizzazione politica e creando un percorso attraverso il quale le loro normali richieste non diventino emergenza, ma vengano gestite facendo pagare le riparazioni ad Acea, come è normale in quasi tutti i Comuni dell’ATO2”. Per Sportello Codici, se poi l’ambientalismo e la politica locale si adegueranno alla legge, cedendo le reti idriche lasciando in pace le tasche dei cittadini, i reclami saranno girati direttamente ad Acea con cui si continuerà il dialogo per risolvere l’emergenza.