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Continuano le prese di posizione in sede politica rispetto alla scelta del Governo di individuare il porto di Civitavecchia in caso di emergenza come sede di identificazione, soccorso e smistamento dei migranti ospitati sulle navi delle organizzazioni non governative. Il consigliere del Polo Democratico, Mirko Mecozzi, parla di iniziativa assolutamente incompatibile con la vocazione del porto e, in particolare, con i traffici che si svolgono negli approdi individuati.
Quello che più infastidisce, secondo Mecozzi, è che la cittadinanza debba sempre subire pressioni dall’alto senza mai potersi democraticamente esprimere in merito alle questioni e quella dei migranti, era ed è sicuramente una questione che andava trattata nella massima assise cittadina come il Consiglio Comunale che avrebbe potuto condividere le scelte più opportune una volta sentita la città.
“Ovviamente – prosegue – Civitavecchia non si sarebbe tirata indietro perché il cuore di questa città è immenso, ma almeno avrebbe potuto dare il proprio contributo ad una organizzazione che avrebbe dato a tutti le dovute garanzie soprattutto in ordine alla sicurezza, alla salvaguardia della sanità locale, all’ordine pubblico, alla pubblica igiene. Chi garantisce che i controlli siano attenti continui costanti e minuziosi? Il Sindaco era stato informato della realizzazione di un presidio hotspot e se si perché non ne ha parlato alla città attraverso la convocazione di un Consiglio Comunale dove sarebbe stato possibile affrontare apertamente una discussione importante sulla vicenda? Leggo che il Sindaco esprime diniego alla questione, ma non vorrei che fossero le solite lacrime di coccodrillo e che la cosa sia stata pianificata il altri luoghi lontani dalle orecchie indiscrete dei cittadini. Vorrei tanto sbagliarmi, ma i tanti fatti recentemente avvenuti mi fanno fortemente dubitare dell’atteggiamento di contrarietà che questa Amministrazione sta dimostrando sulla seria, anzi serissima questione. Porto di Roma, primo porto del Mediterraneo per flussi turistici, non fanno certamente scopa con la presenza di un grande presidio e di fatto di una grande tendopoli, spero che la questione venga rivista nella sua interezza e che le scelte da farsi vengano accuratamente ponderate da chi per l’ennesima volta vuol fare calare sulla città provvedimenti che esulano dal consenso cittadino.